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Rugby, HC: Leoni eroici nel fango di Monigo

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Era quasi la nazionale italiana quella che oggi pomeriggio a Monigo ha affrontato gli Ospreys. In gioco non c’erano in palio punti decisivi per la classifica, con entrambe le formazioni già escluse per la lotta al vertice. Ci si giocava però, come in ogni partita di rugby, l’orgoglio. E Treviso ha mostrato per l’ennesima volta di averne da vendere.

Treviso voleva chiudere la stagione europea con almeno una vittoria, e capitan Pavanello – oggi assente per un leggero stiramento –  aveva dato la carica ai suoi in settimana : “Domenica vogliamo vincere” le sue parole. Della stessa opinione Franco Smith che schierava la formazione migliore, senza esperimenti di sorta, fatto salvo l’esordio al tallonaggio di Maistri.

La battaglia è di quelle da rugby dei vecchi tempi, coi protagonisti a lottare nel fango su ogni pallone. Parte decisa Treviso con un’ottima iniziativa da mischia ordinata di Gori, dalla cui azione nasce la prima possibilità di andare per i pali, Burton è preciso e porta i primi tre punti in cascina. Dopo pochi minuti la replica di Biggar per il pareggio e al quindicesimo un’altra infrazione dei veneti da la punizione del vantaggio gallese per 6-3.

Treviso ha bisogno di qualche mischia per aggiustare gli equilibri del pacchetto ma a metà del primo tempo sembra riuscire a prendere le misure ai primi otto degli Ospreys, il finale vedrà la mischia trevigiana conquistare l’inerzia decisiva. I leoni nella prima ripresa di gioco evidenziano uno dei problemi che si trascinano da inizio stagione: l’indisciplina. Indipendentemente dagli arbitraggi, alle volte penalizzanti, sono decisamente troppi i falli che i trevigiani commettono in ogni partita.

Il primo tempo si trascina tra tentativi di occupazione territoriale al piede di entrambe le squadre, lotta degli avanti nel fango e i ripetuti fischi a spezzettare il gioco dell’arbitro inglese.

Non cambia la musica nel secondo tempo con l’ovale che viene ripetutamente usato col piede. Proprio il piede di Biggar al 48^ porta il drop del 9 a 6. I giocatori della Marca Trevigiana non riescono a trovare la fluidità di gioco necessaria e appena sbagliano qualche placcaggio di troppo vengono puniti dai gallesi che vanno a marcare con Tom Isaacs.

Quando sembra quasi fatta per i gallesi Treviso non ci sta, e tira fuori tutto l’orgoglio. Dopo una battaglia a suon di maul, mischie ordinate e pick and go riesce a varcare la linea di meta con Zanni. Negli ultimi cinque minuti ci sono tutte le residue speranze di vincere l’incontro. Un primo bagliore arriva quando, a tre minuti dal termine, la mischia trevigiana riesce a conquistare un pallone su introduzione gallese ma l’azione si risolve con un nulla di fatto.

Quelli che brontolando dicono è finita non conoscono il carattere dei ragazzi di Franco Smith. Eroica l’utima azione dei leoni: i trevigiani riescono a conservare l’ovale ripartendo da ben dentro la propria metà campo, e dopo una serie di fasi spinte dall’energia trovata in fondo al cuore vanno a forzare la difesa gallese. Protagonisti tutti i quindici in maglia blu, ma uno su tutti Minto che riesce a rompere la linea avversaria con due break incredibili, per la meta di Pratichetti del 17 a 14 finale

Quanto Treviso volesse questa vittoria lo si legge dalle lacrime di Franco Smith nel vedere i suoi ragazzi uscire a testa alta da Monigo, questa volta non per un’onorevole sconfitta, ma per una splendida vittoria.

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