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Scherma | Aldo Montano, obiettivo Rio 2016

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Aldo Montano non molla, anzi rilancia: a Rio 2016 vuole esserci, nonostante il fatto che ha da poco compiuto 34 anni. Ma, si sa, un campione non mola facilmente la pedana: del resto l’esempio più lampante arriva proprio dalla scherma, dove Valentina Vezzali a 38 anni ha dimostrato di essere ancora competitiva, malgrado si sia trovata a volte a tirare contro ragazzine che poco ci manca possano essere sua figlia. Per non parlare di Gigi Tarantino, sciabolatore come Aldo, che ha dato l’addio alle competizioni dopo Londra a 40 anni tondi tondi.

Attualmente il campione livornese, campione Olimpico ad Atene e oro mondiale l’anno scorso a Catania, è fermo ai box per cercare di guarire dallo strappo all’adduttore sinistro che ha condizionato la sua Olimpiade londinese, ma che non gli ha impedito però di guidare la truppa azzurra a una meravigliosa medaglia di bronzo nella prova a squadre a scapito della Russia.

Aver già disputato tre Olimpiadi ed essere arrivato a medaglia in tutte e tre è la dimostrazione che per dieci anni sono stato sempre ad alti livelli. Adesso spero di fare bene nei prossimi due anni per poi puntare a Rio. Sarà un’impresa, crescono molti giovani in gamba, ma la voglia c’è e la determinazione anche“. Così ha recentemente dichiarato il campione livornese, che in attesa della ripresa della stagione agonistica, si prende tutto il tempo necessario per guarire dal già citato infortunio muscolare. Non sono solo i giovani emergenti (fra cui la certezza Gigi Samele) a complicare il cammino di Aldo verso la sua quarta Olimpiade (nelle tre a cui ha finora partecipato è sempre andato a medaglia), ma anche la discutibile regola della rotazione olimpica che a ogni edizione esclude dal programma della scherma una prova a squadre femminile e una maschile: se per le ragazze la scure cade sulla prova di fioretto, per i maschi è proprio la prova di sciabola a rimanere fuori. La FIE, con l’appoggio delle varie federazioni schermistiche, Italia in testa, sta facendo pressioni sul Comitato Olimpico Internazionale affinchè questa regola venga abolita, puntando sugli elevati consensi che la scherma ha ottenuto a Londra e sulla sua internazionalizzazione, intesa come nascita di scuole schermistiche nuove oltre alle tradizionali dominatrici della disciplina. La speranza è che la proposta venga accolta, in modo tale che aumentino anche le possibilità di vedere nuovamente in azione Aldo Montano: al resto, siamo certi, provvederanno la sua determinazione e la sua classe immensa.

 

Alessandro Gennari

alessandro.gennari@olimpiazzurra.com

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