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Calcio: la rivoluzione azzurra passa anche dal mercato

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Il calcio nostrano non deve illudersi: Pep Guardiola al Milan è stato solo un sogno (o un tentativo di campagna elettorale?) di Silvio Berlusconi, ma la realtà è ben diversa da quanto avviene in Spagna, Germania ed Inghilterra. Meno soldi, meno star e di conseguenza meno appeal: il Bel Paese è in difficoltà, ma si sta delineando un nuovo scenario. Ovvero, e lo conferma anche il mercato, il puntare sui giovani.

Stephan El Shaarawy, Alessandro Florenzi, Lorenzo Insigne: la storia recente insegna, la materia prima è consistente ma va valorizzata. Il percorso intrapreso è quello giusto, soprattutto in ottica Nazionale, ora serve la continuità. Un nome su tutti: Riccardo Saponara, classe 1991, ala offensiva dell’Empoli che nelle movenze ricorda Kakà. Il Milan ha giocato d’anticipo e adesso, per soli 4 milioni di euro, ne detiene la comproprietà con il Parma. Svolgerà la preparazione estiva con i rossoneri, è una scommessa che può solo portare effetti positivi: in caso di flop, infatti, sarà usato come pedina di scambio per operazioni simili. In via Turati piace anche Mattia Perin, di proprietà dal Genoa ed in prestito al Pescara: seguirà le orme del Faraone?

Ma non c’è solo il Milan: in questi giorni campeggia in prima pagina il nome di Nicola Bellomo, 21enne barese cresciuto con il mito di Antonio Cassano. Probabilmente finirà alla Roma, nonostante l’interesse dell’Inter, e potrà crescere con un maestro del calibro di Zdenek Zeman. I nerazzurri, tuttavia, potrebbero cautelarsi con Jorginho, eclettico centrocampista del 1991 naturalizzato italiano in forza all’Hellas Verona e in grado di ricoprire tutti i ruoli della zona mediana in virtù di spiccate doti atletiche. Capitolo Juventus: è ormai ad un passo l’acquisto del 18enne Domenico Berardi del Sassuolo, che sta brillando in Serie B con gli emiliani. Attaccante brevilineo, è dotato di grande classe e di un fiuto del gol da bomber vero. Pesca dalla Spagna la Fiorentina, che riporta a casa Giuseppe Rossi: 25 anni e colonna portante dell’undici di Cesare Prandelli prima del grave infortunio dell’ottobre 2011, Pepito ha una voglia matta di rimettersi in gioco dopo la parentesi di Villarreal.

Potrebbe tornare in patria anche Fabio Borini, sfortunato nei primi mesi a Liverpool ma con una grinta fuori dal comune, mentre sta facendo benissimo a Bologna Manolo Gabbiadini. Di proprietà della Juventus, il classe 1991 si è messo in luce recentemente con due reti consecutive ed è sempre più lanciato verso un futuro da protagonista in maglia bianconera, solamente a partire da luglio però. Prima, infatti, c’è da salvare il Bologna a suon di gol e l’ex Cittadella vede la porta come pochi. Insomma, altro che Drogba e Robben: l’Italia sta cambiando, la mentalità calcistica pure. Nel bene o nel male? Ai posteri l’ardua sentenza, ma a noi piace così.

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pianetaempoli.it

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