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Ciclismo
Filippo Simeoni: “Armstrong mi lascia indifferente”
La sua faida con Lance Armstrong è ben nota nel mondo del ciclismo. D’altronde, fu uno dei primi, nel 2003, a puntare il dito contro le presunte illegalità del texano. Quasi una decade dopo, l’ex US Postal ha vuotato il sacco all’Oprah Winfrey Show e, inevitabilmente, Filippo Simeoni è stato uno dei primi ad essere interpellato al riguardo. Le dichiarazioni dell’ex campione italiano a Radio Sportiva.
“La confessione di Armstrong? Capisco tutto il clamore per l’ammissione, però per me non è una novità. Mi lascia indifferente. La realtà in quegli anni è quella. Lo ho vissuto, lo conosco, sono consapevoli di cosa era fatto in quegli anni. Quando sento addetto ai lavori che si meraviglia, mi viene tanta amarezza è come nascondersi dietro un dito. È giusto che sia uscita la verità, ma ne sta uscendo ancora poco. Vediamo ora la seconda puntata. I vertici del ciclismo che restano? Tutto ciò è avvenuto con la complicità di chi è in alto. Ci vuole una presa di coscienza generale di tutte le componenti. Il ciclismo è stato gestito male, queste sono umiliazioni per chi ama questo sport. Gli scheletri nell’armadio ci sono, mi auguro che si abbia la forza per cambiare questa generazione di persone che hanno fatto male al ciclismo. Armstrong che non si dichiara imbroglione? Il suo caso è complesso, gli atleti di vertice all’epoca potevano pagare e rivolgersi a professionisti che permettessero loro di doparsi ‘meglio’. C’erano corridori puliti, ma che non vincevano e chi si dopava in maniera sofisticata. E lui faceva parte di quella categoria”.
Foto: rmcsport.fr
daniele.pansardi@olimpiazzurra.com