Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Bob
St. Moritz, un Mondiale nell’Università del bob
E’ la pista più lunga, la più antica, l’unica realizzata con ghiaccio naturale. Stiamo parlando della cosiddetta “Università delle piste”, quella di St.Moritz, in Svizzera. Non potrebbe esistere teatro più suggestivo per l’assegnazione del titolo di campione del mondo di bob e skeleton: proprio il budello elvetico ospiterà la rassegna iridata di queste discipline nel prossimo fine settimana ed in quello successivo.
La pista di St.Moritz venne aperta agli albori del XIX secolo, per la precisione nel 1904 e da allora è rimasta pressoché intatta per quanto riguarda la tracciatura. Misura ben 1722 metri, dunque i tempi di percorrenza di ogni manche superano abbondantemente il minuto. Come detto, è l’unico catino al mondo con ghiaccio naturale, costruito ogni anno utilizzando 5000 m³ di neve e 4000 m³ di acqua. Proprio le caratteristiche del ghiaccio, così soggetto ai cambiamenti climatici e delle temperature, rendono particolarmente complessa la preparazione dei materiali, tanto che da sempre le gare di St.Moritz fanno storia a sé sotto questo profilo. Capita che le condizioni mutino anche all’interno di una stessa competizione a seconda che il sole abbia o meno irradiato la pista: spesso, dunque, partire con pettorali alti può fare la differenza. Nel complesso, tuttavia, si tratta di un budello dove ad emergere sono i piloti veri, quelli completi, capaci di creare e mantenere velocità nell’arco delle 16 curve dell’angusto tracciato rossocrociato.
St. Moritz ha ospitato ben 21 Mondiali nella sua storia, 18 di bob e 3 di skeleton. L’Italia qui si è imposta in tre circostanze, nel 1957 e nel 1959 con Eugenio Monti e Renzo Alverà (entrambe le volte nel bob a 2) e nel 1970 con il bob a 4 pilotato da Nevio de Zordo. Ma i ricordi elvetici sono dolcissimi anche per il nostro attuale pilota di punta, Simone Bertazzo, che qui vinse nel 2007 un bronzo iridato, finora l’unico della sua carriera, insieme al frenatore Samuele Romanini. Il 30enne di Pieve di Cadore ha sempre gradito la pista di St.Moritz, a tal punto da considerarla una delle sue preferite. La stagione dell’azzurro è stata sin qui altalenante con cinque piazzamenti tra i top10, qualche podio sfiorato, ma anche qualche inattesa controprestazione come il 17mo posto di Koenigssee. Il settimo posto nella generale, tuttavia, premia il nostro alfiere e, se dovessimo scommettere su una possibile sorpresa nel Mondiale di bob a 2, punteremmo proprio su di lui e la sua sensibilità nel condurre la slitta. Domani troverete su Olimpiazzurra un’intervista esclusiva al nostro campione ed al suo fido frenatore Francesco Costa, che ci parleranno tra le altre cose anche della messa a punto del nuovo bob prodotto dalla Ferrari.
Ricordiamo che, tradizionalmente, l’Italia rappresenta una delle nazioni leader di questo sport, anche se non più dominante come nei ruggenti anni ’50 e ’60. Nel bob a 2 il Bel Paese ha conquistato 13 ori iridati (solo la Germania ha fatto meglio con 18), 5 invece sono giunti dal bob a 4. Senza dimenticare i podi complessivi, ben 42, l’ultimo dei quali risale proprio al 2007 con Simone Bertazzo. Chissà che nel tempio del bob, dove si respira l’essenza stessa di questa disciplina, l’Italia non possa improvvisamente riscoprirsi grande e guardare con meno nostalgia i trionfi di un passato lontano.
Lo scorso anno i Mondiali si disputarono a Lake Placid e ad imporsi sia nel bob a 2 che nel bob a 4 fu l’americano Steven Holcomb. Considerando che la competizione con la slitta di maggiori dimensioni si terrà il 3 febbraio, in questa circostanza ci soffermeremo solo sul bob a 2. Il 32enne americano sarà ancora uno dei logici favoriti al titolo, anche se da molti l’idolo locale Beat Hefti viene considerato in pole-position. Qui lo svizzero non ha mai vinto, ma è giunto secondo nelle ultime gare di Coppa del Mondo del 2011 e 2012. Inoltre è reduce dal successo di Igls che lo ha galvanizzato in vista di quello che per lui rappresenta l’appuntamento più importante della carriera. Nel 2007 Hefti trionfò nel bob a 4, ma allora ricopriva il ruolo di frenatore del pilota Ivo Rueegg. Agguerrita più che mai sarà la Germania con un terzetto in grado di puntare all’oro, così come tra i contendenti va monitorato il canadese Lyndon Rush, leader della classifica generale di Coppa del Mondo ed in possesso di materiali molto veloci. Difficile che una pista tecnica come quella di St. Moritz possa esaltare il lettone Oskars Melbardis, mentre bisognerà fare molta attenzione ad una vecchia volpe come il russo Alexandr Zubkov. I nomi sono questi, l’auspicio è che nella lotta al podio possa inserirsi anche il nostro Bertazzo. Da segnalare anche la partecipazione del transalpino Loic Costerg, reduce dal miglior risultato in carriera (ottavo ad Altenberg): dopo un decennio di anonimato, la Francia torna dunque a poter contare su un pilota discreto e futuribile (classe 1987). Ricordiamo che i nostri cugini d’Oltralpe vantano anche un oro mondiale nel bob a 4, con Bruno Mingeon che si impose a Cortina d’Ampezzo nel 1999. Un’altra curiosità: nel medagliere storico dei Mondiali anche la Spagna, nazione senza trazione in questa disciplina, vanta un bronzo nel bob a 2, conquistato proprio a St. Moritz nel 1957 da Alfonso de Portago.
Per quanto riguarda il bob femminile, l’oro iridato si assegna solo dal 2000. In dieci edizioni (non si disputano i Mondiali negli anni olimpici) la Germania si è imposta per ben 7 volte, anche se la detentrice del titolo è la canadese Kaillie Humphries, atleta che ha monopolizzato la stagione di Coppa del Mondo con ben sei successi su otto gare. La formidabile campionesse della Foglia d’Acero dovrà però guardarsi dalle tedesche Sandra Kiriasis (detentrice del record di medaglie iridate con 3 ori e 3 argenti) e Cathleen Martini, apparse in forte crescita nelle ultime apparizioni, senza dimenticare Anja Schneiderheinze, che proprio a St. Moritz si impose lo scorso anno. Difficile che la nuova regina del mondo esca da un nome diverso dai quattro sopra citati, anche se la padrona di casa Fabianne Meyer proverà a recitare il ruolo di out-sider nella corsa al podio.
Di seguito il calendario dei Mondiali
25 gennaio: 1a e 2a manche bob femminile
26 gennaio: 3a e 4a manche bob femminile; 1a e 2a manche bob a 2 maschile
27 gennaio: 3a e 4a manche bob a 2 maschile; prova a squadre
31 gennaio: 1a e 2a manche skeleton femminile
1 febbraio: 3a e 4a manche skeleton femminie; 1a e 2a manche skeleton maschile
2 febbraio: 3a e 4a manche skeleton maschile; 1a e 2a manche bob a 4
3 febbraio: 3a e 4a manche bob a 4
federico.militello@olimpiazzurra.com