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Coppa Davis: l’Italia può sognare la semifinale?

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La Coppa Davis è da sempre il Mondiale del tennis e da ormai troppi anni l’Italia non riesce a centrare un risultato importante in questa manifestazione. E’ dal 1998 che l’Italia non supera i quarti di finale, quell’anno la squadra azzurra raggiunse addirittura la finale, poi persa in quel di Milano con la Svezia per 4-1 (decisivo l’infortunio di Gaudenzi nel primo singolare sul 6-6 del quinto set).

Da quel momento la nostra nazionale si è persa e ha dovuto sopportare anche l’onta della retrocessione in serieC. Nelle ultime stagioni la situazione è decisamente migliorata e negli ultimi due anni è arrivata prima la qualificazione al World Group e poi la permanenza nell’elite del tennis mondiale sempre ai danni del Cile. Nel 2013 la squadra capitanata da Corrado Barazzutti ha la grande chance di poter far molto bene: il sorteggio per una volta è stato favorevole e così gli azzurri a Febbraio affronteranno la Croazia. Un avversario abbordabile, con il solo Marin Cilic possibile spauracchio per i nostri giocatori. Sulla terra rossa di Biella il quartetto composto da Seppi, Fognini, Bolelli e Bracciali (dovrebbero essere questi i nomi salvo eventuali sorprese) cercherà di conquistare il pass per i quarti di finale.

Se si dovesse superare la Croazia, l’avversario arriverebbe dalla sfida che mette di fronte la Spagna e il Canada. Di primo impatto verrebbe da dire che gli azzurri dovranno vedersela con le Furie Rosse, ma non è così scontato che la squadra più forte del panorama mondiale possa avere vita facile in terra americana. Infatti la Spagna sarà in grande emergenza visti i sicuri forfait di Nadal e Ferrer e quello probabile di Nicolas Almagro e quindi l’eliminazione al primo turno per i finalisti dell’anno scorso non è esclusa, anche perchè il Canada sarà guidato dall’astro nascente del tennis mondiale Milos Raonic.

In casa di sconfitta della selezione iberica potrebbe aprirsi uno spiraglio nel tabellone e sarebbe un’occasione troppo ghiotta da lasciarsi sfuggire, una possibilità per salire sul treno che porta dritto all’elite del tennis mondiale.

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