Verso il Sei Nazioni: gli ‘avanti’ azzurri
In vista dell’imminente Sei Nazioni, Olimpiazzurra vi propone un viaggio di tre tappe attraverso i reparti della Nazionale italiana, alla scoperta dei 31 azzurri che prenderanno parte alla spedizione continentale.
La nostra prima puntata sarà incentrata sul reparto degli avanti, la vera colonna portante dell’Italrugby. Non c’è squadra che non abbia timori reverenziali della mischia azzurra e, in generale, del gioco dei nostri ‘avanti’. Indubbiamente l’arma migliore a disposizione di Jacques Brunel, per la capacità di saper mettere in difficoltà qualunque avversario in ambedue le fasi.
Prima linea – Il ct transalpino ha puntato sui soliti uomini, con Andrea Lo Cicero e Martin Castrogiovanni a guidare il pack con il carisma che li contraddistingue e con il consueto impatto fisico. Due guerrieri veri che, nonostante l’avvicinarsi dei 100 caps, permangono i capisaldi della mischia italica; proprio Il Barone, in caso di presenza in almeno due match, toccherebbe la tripla cifra alla voce ‘caps‘, toccata finora solo da Alessandro Troncon (101). Tuttavia, Lo Cicero è rientrato solo due settimane dall’infortunio patito durante Italia-Australia di novembre, quindi la sua presenza fin da subito nel XV titolare potrebbe non essere scontata. Anche perché, alle sue spalle, scalpita un affidabilissimo Michele Rizzo, perno nel pack del Benetton Treviso e assoluta garanzia. Sul lato destro, Castro probabilmente non dovrà vivere dualismi con Lorenzo Cittadini per la maglia n°3 della Nazionale, come invece accade al Leicester con Cole, fermo restando l’indiscutibile valore del Citta, la cui potenza ne fa una riserva di ineccepibile lusso. A completare la formazione dei piloni, l’altro biancoverde Alberto De Marchi. Al tallonaggio, Leonardo Ghiraldini non si discute, mentre la sua riserva, Davide Giazzon, dovrà dimostrare di essere all’altezza del ruolo.
Titolari: Lo Cicero, Ghiraldini, Castrogiovanni
Seconda linea – Tra i ‘lock’ i problemi per Brunel aumentano, principalmente a causa degli infortuni che stanno perseguitando Antonio Pavanello e Joshua Furno, quest’ultimo sicuramente out per la sfida contro la Francia. Il ct francese, però, può fare completo affidamento su un giocatore letteralmente esploso negli ultimi mesi, Francesco Minto. Il Gladiatore di Mirano aveva impressionato tutti già a novembre, confermandosi anche nei due mesi successivi con Treviso e elevandosi costantemente rispetto ai compagni di squadra. Un lottatore puro, con una grinta devastante. Importante il rientro di Pavanello, mentre Furno – se recupererà dall’infortunio – dovrà cercare di complicare le scelte a Brunel, dopo un novembre non esaltante. Completano il reparto l’esperienza di Quintin Geldenhuys e Valerio Bernabò, chiamato successivamente da Brunel proprio per sopperire ai problemi fisici del capitano del Benetton e di Furno. L’ascesa di Minto, però, non ha risolto completamente i problemi in rimessa laterale, ancora presenti in casa Italia e che l’infortunio di Bortolami e la non-convocazione di Van Zyl fanno persistere. Un difetto comunque risolvibile in corso d’opera.
Titolari: Minto, Geldenhuys
Terza linea – Una botte di ferro. Il talento abbonda a dismisura fra i flanker e i n°8, per quella che è una delle terze linee più forti in circolazione. Lo diciamo senza timori di smentite, anche perché uno come Alessandro Zanni sarebbe in grado di battagliare ottimamente in qualunque club in giro per il mondo. Per il friulano il posto da titolare è assicurato, mentre a giocarsi l’altro spot da flanker saranno con tutta probabilità Simone Favaro, i cui placcaggi stenderebbero chiunque e Robert Barbieri, tra i migliori finora nella stagione dei Leoni per quantità e qualità, alla luce delle sei mete realizzate. Un passo indietro, ma non troppo, un altro eccellente placcatore come Paul Derbyshire e la prorompente forza fisica di Manoa Vosawai. Tutti al servizio di capitan Sergio Parisse, inamovibile nel ruolo di ball carrier; novembre non è stato uno dei suoi mesi migliori, ma si spera che non sia già arrivato il momento di iniziare una parabola discendente, perché il suo estro, il suo carisma e la sua leadership sono ancora indispensabili alla Nazionale.
Titolari: Zanni, Barbieri, Parisse
Foto: Sebastiano Pessina
daniele.pansardi@olimpiazzurra.com