Sci Alpino

Wengen, LA discesa: pista e amarcord azzurri

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4480 metri in verticale sotto il vigile sguardo dell’Eiger e dello Jungfrau, sfiorando le rocce dell’Hundschopf, infilandosi nel Wasserstation Tunnel mentre sopra passa il caratteristico trenino: è la Lauberhorn, è Wengen, è LA discesa.

Bormio può essere quella più tecnica, Kitz quella più completa: ma le emozioni che regala la libera di Wengen non hanno probabilmente eguali in tutto il Circo Bianco. Dal 1930 ad oggi, da Zeno Colò a Kristian Ghedina, da Karl Schranz a Marc Girardelli, da Franz Klammer a Bode Miller, qui si è fatta la storia dello sci. Il tracciato, ripetutamente modificato per evitare incidenti (fatale quello di Gernot Reinstadler nel 1991), non ha perso il suo incomparabile fascino: lo splendido scenario naturale nel quale si disputa questa corsa fa da cornice ai migliori discesisti al mondo. Perché, come abbiamo visto dai nomi citati sopra, qui sono solo i migliori che vincono: e non potrebbe essere altrimenti, considerando i 2’30” di gara, i quadricipiti doloranti sui curvoni finali, la paura che si prende saltando tra le rocce dell’Hundschopf. Migliori tra i quali, in passato, si annoveravano anche tre italiani: Zeno Colò, appunto, vincitore nel 1948, uno dei successi più belli per l’olimpionico dell’Abetone; Kristian Ghedina per ben due volte, nel 1995 e nel 1997, negli anni in cui la discesa sembrava sempre appannaggio del Wunderteam austriaco; in mezzo a loro, Herbert Plank, dominatore nel 1976.

Anche quest’anno gli italiani sono tra i migliori. Christof Innerhofer, da queste parti, è andato a podio esattamente un anno fa, così come Peter Fill nel 2007; ma anche Dominik Paris, grazie alla sua grande evoluzione tecnica, sarà tra i protagonisti della Lauberhorn questa volta. E il rinato Werner Heel, quarto e quinto in due occasioni, non vorrà essere da meno.  Al pubblico elvetico mancheranno Beat Feuz e Didier Cuche: saranno gli azzurri a sostituire i beniamini locali nel cuore dei tifosi?

foto tratta da it.wikipedia.org

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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