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Atletica, Assoluti Indoor: tutti i risultati di giornata

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Ad Ancona si è appena conclusa la prima giornata degli Assoluti indoor di atletica leggera. Alessia Trost ha mancato i 2.01 (clicca qui per leggere l’articolo), mentre Veronica Borsi si è spinta a un sorprendente 8.00 sui 60hs, seconda miglior prestazione italiana di sempre (clicca qui per leggere l’articolo). Vediamo i risultati delle altre gare in programma.

 

Grande attesa per i 60hs maschili. Tutto è svanito. Emanuele Abate ha preferito non presentarsi in finale. Tutto il peso era sulle spalle di Paolo Dal Molin che voleva avvicinarsi al 7.57 del record italiano (dopo la semifinale in 7.67 c’erano tutte le possibilità). L’uscita dai blocchi era eccellente, tanto da farci sognare, ma ha preso in pieno il primo ostacolo. A quel punto la prestazione per il tempo se n’era andata; cercava di portare a casa la maglia tricolore, ma un altro errore all’ultima barriera lo ha fatto addirittura cadere (fortunatamente non s’è fatto male).

 

Ci aspettavamo molto di più dalla gara del salto in lungo femminile. Senza la Vicenzino, fattasi male in qualifica, è diventata per età praticamente una gara giovanile. I prospetti sono ottimi, ma non sono ancora esplosi. Vince Darya Derkach con un discreto 6.20, ma attenzione: ci sono ancora problemi per la naturalizzazione della bella ragazza di origini ucraine (i documenti dei primi anni vissuti nel nostro Paese presentano dei piccoli inghippi). Maglia azzurra e volo per Goteborg, allora, per Giulia Liboà con i suoi 6 metri. Non benissimo Anastassia Angioi: il talentino 17enne conferma la poca affinità con gli impianti indoor e non va oltre a un 5.96 che la relega al quinto posto. Non riesce mai ad azzeccare l’asse di battuta, regalando a volte anche una ventina di centimetri e, soprattutto, non chiude mai al meglio.

 

Nel salto in lungo maschile era atteso Emanuele Catania, ma un lieve acciacco gli ha impedito di risaltare dopo il 7.52. L’urlo di giornata lo fa Stefano Tremigliozzi (Aeronautica Militare) che si spinge addirittura a 7.95, contro il sorprendente 7.91 di Kevin Ojiaku.

L’asta maschile, priva all’ultimo di Gibilisco e Stecchi per qualche lieve risentimento fisico, se la porta a casa il carabiniere Giorgio Piantella con 5.50 che è anche il minimo per la partecipazione alla rassegna continentale. Il nuovo campione italiano ha provato anche 5.61, ma sono arrivati tre nulli. Secondo posto per l’aviere Marco Boni (5.45), terza piazza per Alessandro Sinno (5.10, vince il titolo promesse).

 

Margherita Magnani ha provato a migliorare il personal best stagionale sui 1500m (4:12.44), fa staffetta con la compagna Giulia Viola e taglia il traguardo in (4:14.57).

Super battaglia sui 1500 maschili. Uno spalla a spalla spettacolare tra Marco Salami e il talento Mohammed Abidakadar: la spunta il ventisettenne che esulta alla grande sul traguardo (3:49.96 contro 3:50.11).

Nei 3000m di marcia (assente Eleonora Giorgi per un piccolo risentimento) titolo ad Antonella Palmisano (Fiamme Gialle, 12:53.63) davanti ad Adelina De Soccio (Fiamme Gialle, 13:25.33) ed Elena Poli (Atletica Brescia, 13:52.75).

 

Scontata affermazione di Chiara Rosa nel getto del peso con 18.11 metri.

Affermazione per Giorgio Rubino sui 5000m di marcia (19:32.51).

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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