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Baldini, Cassarà, Vecchi e Marzocca: un sabato di occasioni perse

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Quattro atleti fermi a un passo dal podio. Per la scherma italiana, sabato 23 febbraio è stato un giorno di rimpianti per ciò che poteva essere e invece non è stato. Spesso solo per una stoccata, come capitato ad Andrea Cassarà, Andrea Baldini e Gioia Marzocca.

I primi due, impegnati a La Coruña, sono stati eliminati nei quarti di finale dal coreano Heo e dall’americano Massialas, entrambi per 15-14. È andata nello stesso modo a Gioia Marzocca, fermata a Gand da Olga Kharlan con identico punteggio. Un grande assalto quello della sciabolatrice napoletana, che ha tenuto testa fino all’ultimo a una delle top 5 al mondo. Più netta la sconfitta di Irene Vecchi, che ha ceduto 15-7 alla polacca Socha.

«Non si può celare il grande rammarico con cui concludiamo questa prova individuale– ha detto il Commissario tecnico, Andrea Cipressa –. Purtroppo siamo rimasti ai piedi del podio, subendo delle sconfitte amare nel tabellone degli 8. Probabilmente ci è mancato anche un pò di fortuna».

Certo, parlare di delusione quando si piazzano quattro atleti in finale a otto su due gare in programma è decisamente fuori luogo. Solo gli Stati Uniti sono riusciti a fare meglio, con l’oro di Mariel Zagunis e il settimo posto di Mary-Elizabeth Stone nella prova di sciabola femminile, e i bronzi di Meniardht e Massialas tra i fiorettisti.

A La Coruña sono entrati nei 16 anche Avola (nono), Luperi (13esimo) e Nista (15esimo). Fermato nei 32 (18esimo). A Gand buon risultato anche per Ilaria Bianco (decima) e Lucrezia Sinigaglia (14esima). «Soddisfatto a metà – è come si è definito il commissario tecnico, Giovanni Sirovich –. Irene Vecchi e Gioia Marzocca si confermano sempre ai vertici. Buone anche le prestazioni di Ilaria Bianco e Lucrezia Sinigaglia, ma complessivamente non mi sento di esprimere piena soddisfazione per l’esito della gara per tutto il gruppo. Adesso puntiamo a domani, con la prova a squadre, in cui saranno protagoniste Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Lucrezia Sinigaglia e Livia Stagni».

Anche Cipressa ha tratto comunque buone indicazioni da alcuni atleti: «Quella di Luperi e Nista è una prestazione che infonde molto ottimismo e fiduciaanche perché arriva alla vigilia del loro impegno ai Campionati Europei di categoria in programma a Budapest. Da qualcun altro mi attendevo qualcosa in più. Probabilmente, in alcuni casi, abbiamo sprecato anche delle occasioni. Adesso guardiamo alla prova a squadre».

gabriele.lippi@news30.it

Twitter: GabrieleLippi1

 

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