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Basket: Gigi Datome, il nostro quarto “americano”?
Si parla molto spesso che in NBA potrebbe sbarcare anche un quarto giocatore italiano e di nomi se ne continuano a fare, vedi i giovani Polonara e Genitile e quello maggiormente quotato di Gigi Datome. Proprio quest’ultimo sembra quello maggiormente pronto a spiccare il volo oltre oceano e di cominciare un’avventura straordinaria, che ogni bambno che inizia a giocare a pallacanestro sogna. L’ala della nazionale di questi sogni ne ha fatti tanti e potrebbero in un futuro vicino anche realizzarsi: negli ultimi anni abbiamo assistito alla definitiva esplosione di uno dei maggiori talenti della pallacanestro italiana, un ragazzo cresciuto con i vari Gallinari, Bargnani e Belinelli e da sempre considerato un vero fenomeno con la palla arancione tra le mani.
Gigi ha dato un nuovo lustro alla sua carriera con la maglia di Roma, diventando in pochissimo tempo anche capitano dell’Acea. Nelle ultime due stagioni è stato il miglior giocatore italiano del campionato (quest’anno viaggia ad oltre 18 punti di media a partita) e anche in Nazionale, il sardo ha saputo ritagliarsi un ruolo fondamentale, diventando uno dei perni del nuovo progetto Pianigiani, che ha come obiettivo quello di fare un grande Europeo e di centrare la qualificazione alle Olimpiadi. Proprio l’avventura con l’Italia potrebbe essere decisiva per Datome per fare il grande salto verso i professionisti americani, visto che la squadra della capitale è lontana dalle competizioni europee da troppo tempo e l’unica occasione per Gigi di confrontarsi con i migliori giocatori del continente può per ora avvenire solo in maglia azzurra.
Detto sinceramente prendere ora il treno che parte per l’America è davvero difficile, ma non impossibile: Gigi è ancora giovane e nelle ultime stagioni la NBA ha dimostrato di tener conto tanto dell’età di un giocatore, basta pensare alla scelta di New York con il 35enne Pablo Prigioni. Sicuramente quegli anni vissuti all’ombra e in panchina a Siena non hanno agevolato la carriera dell’ala sarda, che ha saputo ripartire da capo e tornare ad essere uno dei migliori in quel di Scafati e poi nella capitale. Stiamo parlando di uno dei migliori tiratori in circolazione a livello europeo, ma sono soprattutto le qualità di leadership che potrebbero fare la differenza per un’eventuale chiamata americana. La capacità di Gigi di prendersi le proprie responsabilità nei momenti caldi della partita ricordano molto quelle di un altro giocatore italiano, che ora sta facendo benissimo in maglia Denver Nuggets, quel Danilo Gallinari, che insieme a Gigi in Nazionale costruisce un asse di altissimo livello e magari un giorno potremmo ammirare entrambi su un parquet del campionato più spettacolare e bello del mondo.