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Basket: Top&Flop delle Final Eight di Coppa Italia

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Si sono concluse le Final Eight di Coppa Italia. Andiamo a vedere quali sono stati per Olimpiazzurra i migliori e i peggiori della tre giorni milanese, nella consueta rubrica dei Top&Flop:

 

TOP

DANIEL HACKETT: Votato da tutti gli addetti ai lavori come MVP della manifestazione. Una scelta più giusta non poteva andare fatta, perchè in questi tre giorni Daniel ha guidato la Montepaschi Siena alla vittoria. Il play italo-americano ha prima trascinato i toscani nella rimonta in semifinale con Sassari e poi in finale ha spezzato i sogni di Varese con una tripla incredibile, che ha stoppato definitivamente il disperato recupero dei lombardi.
Una Final Eight da assoluto protagonista, da leader dentro e fuori dal campo: l’ex Treviso ha finalmente fatto quel salto di qualità in termini di responsabilità e personalità che si attendeva da alcune stagioni.

MIKE GREEN: Anima di una strepitosa Cimberio Varese. Il play americano è stato l’ultimo a mollare nella partita di ieri sera e per poco non riesce nel miracolo di ribaltare il risultato e regalare il trofeo alla squadra di Frank Vitucci. Decisivo nelle precedenti due partite (le sue bombe hanno annientato Milano e Roma), in finale ha segnato 29 punti. Senza il terribile inizio con Siena, forse staremmo parlando di lui come MVP di queste Final Eight

BOOTSY THORNTON: La Dinamo Sassari ha sfiorato per 35 minuti di semifinale il sogno di giocare la prima storica finale della Coppa Italia. Sarebbe stato un traguardo meritato per la società, per l’allenatore, per i giocatori. Tra quest’ultimi chi ha saputo ancora una volta illuminare la platea è stato Bootsy: l’americano ha saputo ripetersi anche in semifinale dopo la bella prova nei quarti con Brindisi (cosa che non ha fatto Drake Diener), mettendo a referto contro i suoi ex compagni 29 punti e portando ad un soffio Sassari dalla finale

 

FLOP:

EMPORIO ARMANI MILANO: Non c’è un giocatore in particolare che ha deluso, ma un’intera squadra. L’Olimpia aveva la grande chance di ospitare la manifestazione, ma l’eliminazione ai quarti con Varese ha fatto sfumare anche il secondo obiettivo stagionale. Il presidente Proli ha definito la prestazione “una figuraccia che il marchio Armani non si può permettere”, parole durissime e che potrebbero far presagire ad un ulteriore ribaltone. Milano sbaglia l’ennesima partita importante della stagione e la cosa più preoccupante è che lo fa senza lottare. Scariolo rischia la panchina, perchè il primo colpevole è proprio un allenatore che sembra essere in piena confusione e che forse non riesce a controllare uno spogliatoio così importante.

DONELL TAYLOR: Il miglior marcatore del nostro campionato si inceppa proprio nella partita più importante per la sua Reggio Emilia. Chiuso nella morsa di Hackett e Moss, Taylor mette a referto solo dieci punti, troppo pochi per aiutare una Reggio Emilia, che aveva messo in grande difficoltà la Montepaschi. Ora Donell sa di dover farsi perdonare e il prossimo obiettivo sarà quello di portare la Trenkwalder ai playoff.

FOX TOWN CANTU’: Dopo due finali consecutive, arriva un’uscita al primo turno, che fa male per le modalità in cui è arrivata. I brianzoli non hanno giocato per 35 minuti e poi si sono svegliati in un finale incandescente. Troppo poco per sperare di raggiungere la semifinale. Delude il neo arrivato Mancinelli, che non è ancora entrato nei meccanismi di gioco, ma soprattutto i centri Brooks e Cusin, massacrati sotto i tabelloni da Lawal e Czyz.

 

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da www.pu24.it

 

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