Boxe
Boxe, WSB: gli Italia Thunder affondano i Lions britannici
Un PalaMaggiò gremito, una cornice di pubblico ideale per un evento di boxe organizzato a Caserta, ovvero nella culla di questa disciplina.
Dopo la sconfitta per 4-1 patita Oltremanica, gli Italia Thunder si sono presi una convincente rivincita sui British Lionhearts, sconfiggendoli con il medesimo punteggio. Grazie a questo successo, la selezione tricolore si è matematicamente qualificata per i quarti di finale delle World Series of Boxing. In classifica generale, inoltre, la compagine del Bel Paese è ora saldamente al secondo posto con 16 punti, a 5 lunghezze di distanza dagli Astana Arlans del Kazakistan, ma con 4 in più proprio dei Lions britannici.
Eppure la contesa non era iniziata nel migliore dei modi. Il debuttante Riccardo D’Andrea, infatti, usciva sconfitto nella categoria pesi gallo dal britannico Sean McGoldrick, seppur con verdetto non unanime da parte dei giudici.
Ad impattare il risultato ci pensava un campano doc come Domenico Valentino (leggeri), in grande ripresa dopo la deludente Olimpiade di Londra 2012. “Mirko” (questo il suo soprannome) imponeva la sua classe al rivale Josh Taylor nelle prime tre riprese, prima di subire un calo fisico (e forse anche di concentrazione) nelle due rimanenti: netta, comunque, la superiorità del pugile azzurro, sancita peraltro anche dal punteggio finale.
Il vero capolavoro della serata lo realizzava nei medio-massimi l’algerino Abdelhafid Benchabla, capace di avere la meglio di misura ed in una sfida intensissima dell’astro nascente irlandese Joseph Ward. Il trionfo del nord-africano ha in pratica risolto la contesa a favore dei Thunder.
A seguire, poi, Vincenzo Mangiacapre (medi), altro gioiello della provincia di Caserta e già capace di agguantare un bronzo alle Olimpiadi, surclassava dal primo all’ultimo round il malcapitato estone Kaupo Arro, imponendogli nel complesso una vera e propria lezione di boxe.
Sul 3-1 saliva sul ring l’idolo locale Clemente Russo, imbattuto nei massimi da quando sono state istituite le World Series of Boxing. Il due volte vice-campione olimpico non doveva faticare più di tanto per avere ragione del tongano Uaine Fa, troppo statico e remissivo dinanzi alla dinamicità ed alla rapidità d’esecuzione di “Tatanka”. Clemente, quindi, riusciva ad aggiudicarsi il match in assoluta tranquillità, prevalendo sempre nelle cinque riprese.
federico.militello@olimpiazzurra.com