Hockey Prato
Bruno Mura in esclusiva: “Gioco per la squadra, andiamo a vincere il campionato!”
Olimpiazzurra ha intervistato in esclusiva uno dei più promettenti giocatori italiani di hockey su prato in circolazione: Bruno Mura dell’Amiscora.
Quando e come hai iniziato a praticare questo sport poco conosciuto in Italia?
“Ho iniziato a praticare questo sport all’età di 12 anni quando ero in prima media. Prima di allora non conoscevo proprio l’hockey su prato. All’inizio era solo un semplice passatempo, ma con il passare del tempo è diventato il mio sport a tutti gli effetti arrivando a giocare all’Amsicora, la migliore società d’Italia.”
Il tuo ruolo è l’ala, quali sono i tuoi compiti più importanti?
“Essendo un attaccante il mio compito più importante è naturalmente segnare. Ma non solo. Come molti sport di squadra l’hockey è uno sport in cui bisogna avere molta organizzazione tattica. Per questo penso che il mio compito più importante sia quello di dare profondità alla squadra, fornire un altezza tale da poter far sviluppare un hockey veloce e verticale, creando lo spazio necessario per scambi ed inserimenti dei miei compagni, come evincibile dalle partite di livello internazionale. Inoltre, fin da quando sono piccolo, il mio allenatore mi ha sempre ripetuto che l’attaccante ha l’importante compito di essere il primo difensore nelle azioni di chiusura.”
Sei all’Amiscora fin dalle giovanili, tra qualche anno ambisci alla fascia di capitano?
“Ho avuto l’onore e l’onere di indossarla con le rappresentative giovanili. Sicuramente è un ruolo di grande responsabilità, ma per fortuna l’Amsicora per ora non ha questo problema visto che l’attuale capitano rappresenta più che degnamente la società. Io non penso a questo adesso.”
Come valuti la tua prima parte di campionato?
“Personalmente sono abbastanza soddisfatto di questa mia prima parte di campionato. In termini realizzativi è sicuramente diverso rispetto all’anno scorso, ma sono cambiate tante cose e anche il mio lavoro è diverso rispetto all’anno scorso. Continuerò ad allenarmi tanto per poter dare ancora di più una mano alla squadra in vista della fase di ritorno che inizierà a marzo.”
La tua squadra è seconda in classifica, l’obiettivo a fine stagione è la vittoria del campionato?
“Sicuramente sì. L’obbiettivo non può che essere quello di migliorarci. Abbiamo dimostrato di potercela giocare con il Bra, contro cui abbiamo perso all’andata solo negli ultimi minuti dopo una bella partita equilibrata. Nel ritorno speriamo di conquistare più punti di quanti ne abbiamo conquistati nel girone di andata. Sappiamo che non sarà facile riuscirci, ma sarebbe l’apice della rifondazione iniziata due anni fa in A2.”
Dopo l’esordio in Portogallo, ti aspetti un’altra convocazione in nazionale?
“Aspettarmela no. Ci spero, come tutti sperano di rappresentare il proprio Paese grazie allo sport che ama. Sicuramente in Portogallo ho fatto un’esperienza fantastica che mi auguro di rivivere presto. Ho dato la mia disponibilità e se il mister riterrà opportuno convocarmi sarò ben lieto di dare il mio contributo. Nel caso non succedesse continuerò a lavorare senza drammi.”
Con le nuove leve l’Italia può pensare di arrivare a Rio 2016 o è soltanto un’utopia?
“Si lavora per quello. Per migliorarci, per crescere e per competere con le Nazionali più forti. L’obbiettivo deve essere quello. Fare un’Olimpiade è il sogno di qualunque atleta e tre anni sono tanti. Speriamo e lavoreremo affinché ci possa essere anche l’Italia nel gruppo di chi se la gioca.”
In molti ti considerano uno dei giovani azzurri più promettenti, che ne pensi?
“Li ringrazio. Io ho la fortuna di poter giocare in una squadra che vanta alcuni tra i giocatori migliori d’Italia. Giocatori dai quali si può imparare tanto semplicemente osservando. Questo sicuramente ha giocato un ruolo importantissimo nella mia crescita come giocatore. Spero di mantenere le promesse dei molti e diventare un giocatore importante per il mio club e per la Nazionale.”
Ancora nessuna rete in campionato, arriverà la tanto agognata segnatura nel girone di ritorno?
“Ma non è così agognata in realtà. Possiamo comunque vantare il miglior attacco della Serie A, quindi le cose in avanti funzionano. Non la vivo come un’ossessione personale. Se arriverà bene, ma io scendo in campo sperando di aiutare la squadra e vincere, non di sbloccarmi.”
Qual’è il tuo sogno per il futuro della tua carriera?
“Ovviamente come la maggior parte dei giocatori di hockey il sogno più grande è poter giocare le olimpiadi e i mondiali. Prima di tutto però vorrei vincere lo scudetto con l’Amsicora, sogno decisamente più realizzabile. Spero di poter fare ancora molti altri tornei come la World League, tornei che ti aiutano a crescere tantissimo e che ti permettono di confrontarti con grandissimi giocatori di livello internazionale.”
gianluca.bruno@olimpiazzurra.com