Ciclismo
Ciclismo: per Nibali la svolta in Astana?
Viene dalla miglior stagione della sua carriera. Un 2012 con due podi in classiche monumento e il terzo posto al Tour de France dietro Wiggins e Froome. Vincenzo Nibali, però, ha scelto di cambiare, lasciando la Liquigas, ora Cannondale, in cui militava dal 2006.
La scelta, che l’ha portato al Team Astana, è stata coraggiosa, probabilmente indirizzata al raggiungimento di un ulteriore salto di qualità. Le squadre estere, tendenzialmente, offrono un approccio più scientifico alla disciplina, che potrebbe permettere allo Squalo dello Stretto di limare alcuni difetti che però potrebbero risultare determinanti al fine del risultato. Il suo 2013 dovrebbe essere incentrato sul Giro d’Italia. Nibali non l’ha mai vinto, anche se è salito sul podio nel 2010, quando ad imporsi fu il suo compagno Ivan Basso.
Nell’ultima stagione, però, il messinese si è distinto anche nelle corse di un giorno, arrivando terzo alla Milano-Sanremo e secondo alla Liegi, dove ha veramente sognato di poter raggiungere la prima vittoria in una classica di primo piano. Certamente è più adatto ai grandi giri, ma la voglia di attaccare che lo contraddistingue spesso lo porta vicino al successo, anche se dei limiti in volata spesso gli pregiudicano di raggiungere le prime posizioni.
Al Giro l’azzurro dovrebbe poter contare sull’aiuto di Janez Brajkovic, l’uomo che dovrebbe essere deputato a scortare Nibali sulle salite e anche questo non andrebbe sottovalutato. Certo, anche alla Liquigas la squadra era molto valida, ma spesso mancante nei momenti decisivi. Il percorso del Giro sarà più arduo rispetto al Tour dello scorso anno, e questo potrebbe consentire a Nibali di prendersi la rivincita su Wiggins, che sulle montagne, con pendenze maggiori rispetto a quelle della Boucle, potrebbe pagare.
Una stagione che per il messinese, ormai 28enne, potrebbe dare un indirizzo definitivo ad una carriera che sembra pronta a sbocciare in tutto il suo splendore.
Foto: Bettini
gianluca.santo@olimpiazzurra.com