Artistica

Enus Mariani e le super parallele di Padova da 6.1

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Tra i Top della seconda prova della Serie A1 di ginnastica artistica (cliccate qui per leggere l’articolo) abbiamo annotato l’alto punteggio di partenza alle parallele di Enus Mariani. La quattordicenne si è esibita al Pala Fabris di Padova con un esercizio dalle difficoltà incredibili (addirittura 6.1) che, se sviluppato ed esercitato al meglio, può proiettarla verso scenari da vera “grande”. Lei che è ancora una juniores…

Vi proponiamo il video dell’esibizione di sabato (per cui ringraziamo Anna Papa): cliccate qui per vederlo. Di seguito, invece, la spiegazione dell’esercizio secondo per secondo, elemento per elemento.

 

Enus parte con un Maloney (secondi 1-3 del video). È un movimento inventato dalla statunitense Kristin, bronzo olimpico a squadre a Sidney 2000 e oro alla trave nel 1998 agli ormai decaduti Goodwill Games. La ginnasta parte in verticale dallo staggio basso, esegue un giro (cerchio) completo, prima di sfiorare la sbarra con le punte dei piedi, rilasciare l’impugnatura e volare ad acciuffare lo staggio superiore in un apparente moto all’indietro. Un salto di ottanta centimetri d’altezza classificato con categoria D (0.4).

A questo punto ha preso lo slancio giusto e “riaccelera” subito con un Tarzan (secondi 3-7 del video). È ormai diventato uno dei classici passaggi tra gli staggi. Dai vertiginosi 2.45m Enus è in granvolta frontale rivolta al più normale 1.65m, salta dalla barra alta a quella bassa compiendo un mezzo giro nella fase di volo prima di riprendere contatto con l’attrezzo. Sempre una difficoltà D, eseguita da moltissime ginnaste di livello internazionale.

Rilancia con un classicissimo piked Stalder, una delle matrici inventate dal grande Josef, lo svizzero campione olimpico alla sbarra a Londra 1948 e vincitore di quattro medaglie alla successiva edizione di Helsinki: partenza dalla verticale, una rotazione completa a gambe chiuse, ritorno in verticale. Il bonus che dà questa combinazione è davvero molto elevato, tanto da proiettarla a livelli internazionali.

Questa volta, però, avanza troppo il busto in verticale, va oltre la linea ideale con spalle e testa e non riesce a mantenere la posizione col semplice uso dei suoi addominali. La caduta (controllata) è inevitabile e i decimi scappano via (guardate al secondo 13). Risale prontamente sulla sbarra e riparte con un originale Ray: dallo staggio inferiore si dà una spinta verso quello superiore divaricando le gambe e sollevandole ad “altezza spalle”. Le abbassa repentinamente e afferra il legno (difficoltà C).

 

Normalissima Kippe, poi ecco altri due Stalder. Due valori C e D (0.3 e 0.4) che le danno un bonus per averli collegati. Come se non bastasse ci unisce un difficilissimo Jaeger (sono gli ultimi dieci secondo del video): rilascio dello staggio, volo, divaricamento, ripresa dello stesso legno. Ecco un’altra combinazione difficilissima a cui il codice dei punteggi regala (giustamente) tantissimo.

Proprio su questi livelli (di carattere mondiale) sta studiando e lavorando come ci aveva già detto nell’intervista di settimana scorsa. Il D Score è altissimo: ci siamo alla grande. Ora ovviamente bisognerà affinare l’esecuzione, perfezionare diversi passaggi, migliorarli e mettere in pratica al 100% quanto si sta apprendendo. In Veneto è uscito fuori un buon 13.600 nonostante la caduta: chissà a che punteggi si potrà volare. Si va dal 14.600 (sicuro, visto che ha perso un punto per lo “scivolone”) in su: questa è una grandissima ginnasta!

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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