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Fed Cup: l’analisi delle convocate USA

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Ancora pochi giorni all’inzio dell’incontro di Fed Cup tra Italia e Stati Uniti e, dopo aver scoperto le convocate azzurre per il match di primo turno del World Group (clicca qui per approfondimento), è arrivato il momento di scoprire anche le giocatrici scelte dal capitano statunitense Mary Joe Fernandez, la quale  dopo aver appreso dell’indisponibilità delle sorelle Williams, ha dovuto riorganizzare un po’ l’assetto della sua squadra convocando Varvara Lepchenko, Jamie  Hampton, Liezel Huber e Melanie Oudin.

La giocatrice più temibile, in vista dei match di singolare, è sicuramente la Lepchenko. L’attuale n° 21 del mondo e molto temibile sulla terra rossa come dimostrano i risultati ottenuti nel  2012, dove esprimendo un buon livello di gioco ha raggiunto il quarto turno del Roland Garros eliminando nel suo percorso anche la nostra Francesca Schiavone.

L’altra singolarista del team a stelle e strisce dovrebbe essere Jamie Hampton, in classifica occupa al momento il posto n° 64  ma in netta risalita dopo il buon inizio di stagione che la vista arrivare sino al terzo turno degli Australian Open. Giocare sulla terra rossa però, rappresenterà per lei sicuramente un problema rendendola un’avversaria ampiamente abbordabile delle nostre portacolori che su questa superficie hanno sempre dato il meglio.

Discorso diverso va fatto per la chiamata di Liezel Huber e Melanie Oudin; le due sono state convocate sicuramente in ottica doppio e dovranno vedersela con Errani e Vinci ed arrivano con percorsi profondamente diversi a questo match.

La Huber nella specialità ha già mostrato in passato di cavarsela molto bene, avendo vinto praticamente tutto, e vuole dimostrare ancora che può essere ancora tra le migliori interpreti, dato che ormai si dedica solo al doppio. La Oudin invece, attuale n°86 delle classifiche di singolare, spera di ritrovare con questo match una continuità di gioco che sembra smarrita e riacquisire maggior fiducia anche per il suo futuro avendo solo 21 anni.

Le avversarie americane appaiono nel complesso alla portata delle nostre tenniste, soprattutto con l’assenza delle Williams, ma prendere l’impegno sottogamba potrebbe causare un’eliminazione difficile da digerire potendo contare anche sul sostegno casalingo del pubblico di Rimini.

 

michele.cassano@olimpiazzurra.com

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