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Manassero e Gagli a guidare, in attesa dei Molinari

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Uno in cerca della definitiva consacrazione, l’altro atteso al riscatto dopo un 2012 in sofferenza. E se per Matteo Manassero la strada verso l’élite è ancora tortuosa, nonostante un buon avvio, per Lorenzo Gagli la via del riscatto è stata imboccata ottimamente, grazie agli ottimi risultati conseguiti nel trittico in Medio Oriente. Chiariamo: nemmeno Manassero ha sfigurato, tutt’altro, ma le positive prestazioni del fiorentino fanno ben sperare in suo completo ritorno a notevoli livelli.

Loro due, insieme ad Alessandro Tadini ed Edoardo Molinari hanno rappresentato l’Italia nel Desert Swing, saltato invece per 2/3 da Francesco Molinari, rimasto a casa per cercare di preparare al meglio gli appuntamenti clou della stagione. Scelta tattica, quindi.
A Gagli e Manassero il compito di tenere alto il golf italiano nel mini-tour medio-orientale; i due non sono stati protagonisti di fiammate clamorose, ma hanno fatto vedere comunque un buon golf, di cui andare sicuramente soddisfatti. Entrambi si sono mostrati discontinui durante le quattro giornate, non riuscendo ad agguantare la Top Ten in nessuno dei tre tornei giocati, anche se a Dubai sia l’uno che l’altro hanno sfiorato l’ingresso nei 10 (12° il veneto, 15° il fiorentino). In ombra, ma non troppo. Un avvio incerto ma allo stesso tempo rassicurante, perché dopotutto siamo solo a gennaio, ergo il meglio deve ancora venire. Un pensiero sicuramente ricorrente nella testa di Dodo Molinari, reduce da tre pessime settimane, nelle quali non ha mai superato il taglio. Uno 0/3 raggelante, da scrollarsi di dosso il prima possibile per poter tornare ai livelli che competono al più grande dei fratelli. Dall’altro piemontese, Alessandro Tadini, non si attendevano invece exploit degni di nota: 1 taglio su 3 superato in Medio Oriente, a fare da contrasto al buon torneo (20° finale) disputato a metà gennaio in Sudafrica.

Svogliando le statistiche, invece, possiamo ben intuire cosa abbia funzionato nei primi tornei dell’anno per il nostro team. Matteo Manassero ha il drive più preciso del circuito finora, con il 75% di fairway colpiti; il veneto è seguito in questa speciale graduatoria da Chicco Molinari con il 72,6%, anche se il torinese ha disputato un solo torneo per ora. Spicca il 7° posto di Tadini, con il 69,6%. Se il gioco lungo sembra funzionare, sul green i nostri mostrano qualche debolezza, come dimostra il 69° e il 75° posto di Gagli e Manassero nella classifica dei putt per round. Minima la differenza fra i due, 29.2 e 29.3 putt, ma decisamente troppi nel complesso. Desta curiosità come Gagli, nonostante l’ottimo inizio di cui abbiamo già parlato, sia indietro in tutte le ‘speciali’ classifiche delle statistiche., non comparendo mai nella Top 20.

Il prossimo appuntamento dell’European Tour è in programma a Johannesburg (Sudafrica), dove da domani scatterà il Joburg Open (montepremi € 1.300.000). Tre gli italiani presenti: Matteo Delpodio, Alessandro Tadini e Lorenzo Gagli. Con tutta probabilità, Manassero e Chicco Molinari rientreranno in vista della prima tappa del World Golf Championship, il match play al Ritz-Carlton GC. Per rivedere Dodo Molinari, invece, probabilmente dovremmo aspettare il mese di marzo.

Foto: dotgolf.it

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

 

 

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