Scherma

“La stoccata” di Paolo Pizzo: «Errigo, Occhiuzzi e non accontentarsi mai»

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I risultati di questo fine settimana internazionale di gare fanno comprendere ancora meglio le basi che portano la scherma azzurra ad essere sempre in auge, e tutto ciò nonostante le mille difficoltà che atleti e allenatori vivono quotidianamente dietro le quinte.

Arianna Errigo si è dichiarata «non contenta» del terzo posto conquistato nella tappa di Coppa del Mondo di fioretto femminile di Budapest e altrettanto ha fatto Diego Occhiuzzi. «Un piazzamento che delude tanto», ha affermato lo sciabolatore partenopeo dopo il quinto posto appena ottenuto nella tappa spagnola ( Madrid) di sciabola maschile.

Non so se a tutti arriva il messaggio indirettamente lanciato dai due campioni azzurri (entrambi medaglia d’argento individuale a Londra 2012). Una terza o una quinta posizione in Coppa del Mondo assoluta sarebbero due grandi risultati per qualunque atleta, anche per me che ho avuto la fortuna/abilità di conquistare un titolo mondiale. Invece Diego e Arianna sono dispiaciuti e amareggiati, ma già pronti a migliorarsi e a lavorare duro in settimana come se avessero sbagliato qualcosa o subito clamorose sconfitte.

Questa è la mentalità che fa della scherma italiana un ‘prodotto’ sempre vincente: la testa dei ragazzi e delle ragazze che non si accontentano mai, che limano in allenamento quei piccoli errori che con l’esperienza imparano a riconoscere, che, soprattutto, si mettono subito in discussione se le cose vanno male e incredibilmente anche se le cose vanno bene! Complimenti a loro: dichiarazioni come quelle di Errigo e Occhiuzzi mi rendono fiero di far parte di questo mondo. Il mondo delle lame e delle pedane, il mondo delle donne e degli uomini veri.

Paolo Pizzo

Twitter: @egean83

Foto di Augusto Bizzi

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