Scherma
“La stoccata” di Paolo Pizzo: «La Vonn come Montano… e come me»
Da atleta e sportivo a 360° non ho potuto fare a meno di seguire i mondiali di Sci in corso di svolgimento a Schladming (Austria) e restare colpito e impressionato dalla disastrosa caduta della campionessa olimpica statunitense Lindsey Vonn.
Stagione finita per lei, conseguenza del grave infortunio al ginocchio rimediato durante il suo sfortunato Super G. La cosa sorprendente (e che pochi hanno rimarcato) è stata l’immediata e perentoria dichiarazione della campionessa: «Lavorerò duramente per rappresentare il mio Paese alle Olimpiadi di Sochi 2014».
Dietro una frase del genere trovo che ci siano mille spunti per far capire ai giovani d’oggi cosa significa arrivare a certi livelli (nello sci come nella scherma, come in ogni ambito della vita) e meritarsi i propri risultati. È stato quasi automatico per Lindsey comunicare al mondo la propria intenzione a non arrendersi e, anzi, pianificare immediatamente il proprio obiettivo finale, dando così un segnale forte a se stessa prima che alle avversarie.
Certe vittorie non nascono mai per caso e la capacità che ha un atleta vincente rispetto al “resto del gruppo” è semplicemente questa, non farsi fermare dai mille imprevisti che può nascondere una carriera agonistica di alto livello e, soprattutto, rialzare sempre la testa quando si cade.
Un altro campione che ha molto da insegnare sotto questo aspetto è Aldo Montano. L’ho visto infortunarsi ai campionati italiani a Bologna, a soli due mesi dalle Olimpiadi. Una lesione muscolare che avrebbe impedito a chiunque di partecipare alla rassegna a Cinque cerchi, soprattutto in una specialità di pura potenza, veloce come la sciabola.
Eppure è salito in pedana a Londra,e ha difeso i nostri colori contribuendo alla conquista della medaglia di bronzo a squadre con Occhiuzzi, Tarantino e Samele.
Questo è il privilegio che ho, e che ho sempre avuto, nel fare sport, e in particolare nel fare uno sport PURO come la scherma. Ho vicino grandi esempi da imitare, ragazzi e ragazze che dietro le quinte hanno lottato duramente e in silenzio prima di arrivare in alto! Da loro prendo continuamente spunto,e se adesso ho anche una sola speranza di tornare forte come prima, lo devo solo ai grandi campioni che ho conosciuto nella mia carriera e a ciò che indirettamente mi hanno insegnato: NON SI MOLLA MAI.
Paolo Pizzo
Twitter: @egean83
Foto di Augusto Bizzi