Magia all’Olimpico! L’Italia annichilisce la Francia
Dal Flaminio all’Olimpico, Italia-Francia per la seconda volta consecutiva diventa magica per il nostro rugby. La formazione di Brunel vince la battaglia contro gli uomini di Saint-Andrè, annichilendoli come nessuno nell’ultimo anno, sfoderando una prestazione fenomenale in ogni reparto. E’ la terza vittoria della storia contro i galletti, a cui abbiamo abbassato la cresta realmente in questa occasione. Perché non si è entrati in clima Vacanze Romane di due anni fa, ma si è trattato di una maestosa, imponente, vittoria italiana.
I primi minuti sono targati Italia, con la mischia subito chiamata a farsi valere contro gli avanti d’Oltralpe. Buono l’impatto, ottima la solidità. I francesi rimangono sorpresi dal prepotente inizio italiano ed è Orquera a punirli al minuto 4: ottimo il break dell’apertura azzurra all’ingresso dei 22, scarico per capitan Parisse che vola a marcare la prima meta italiana del torneo. Il numero 10 trasforma per i due punti addizionali.
Un brusco risveglio per gli ospiti, che cominciano a guadagnare campo e macinare gioco, decisi a ribaltare subito il punteggio. Una prolungata azione multifase sui 5 metri mette a dura prova la difesa italiana, caparbia nel resistere ma che alla fine deve arrendersi alla penetrazione di Louis Picamolles, che replica alla meta del suo dirimpettaio in maglia bianca. Non si perdono d’animo i nostri, guidati da un Orquera in formato Italia-Australia: se l’attacco non riesce a sfondare la linea transalpina, ci pensa l’italo-brasiliano a mettere ulteriore fieno in cascina con un preciso drop al 15′. Italia sempre in avanti, francesi in evidente difficoltà a contenere l’impeto e la foga disciplinata degli azzurri. La difesa ospite sembra iniziare a prendere le misure a Venditti&co., ma avanza in anticipo, concedendo un penalty comodamente piazzato da Orquera per il 13-5.
Gli uomini di Saint-Andrè, però, non sono i favoriti del Sei Nazioni per caso. La rolling maul francese funziona e Huget viene portato in try zone, ma il TMO annulla e si riparte da mischia. L’intensità francese continua a crescere, per una partita che praticamente non vive momenti di pausa. E al 35′ i trequarti transalpini trovano un varco nella difesa, questa volta non irresistibile, dell’Italia e Benjamin Fall può involarsi in meta per il 13-13. Michalak questa volta non sbaglia: 13-15, punteggio con il quale si chiude il primo tempo.
Italia che tiene ancora il campo nel secondo tempo, ma le fasi offensive vengono sovente smorzate dai francesi. Al 49′ Lo Cicero viene punito in mischia e Michalak porta i galletti sul +5; il n°10 potrebbe replicare pochi minutio dopo, ma il suo piazzato resta corto. Nel momento in cui la Francia sembrava prendere il sopravvento, gli azzurri alzano le mura e si fanno trovare pronti nel gioco tattica. Una fiammata di Macheanud viene contenuta nei nostri 22; l’ovale arriva sui 5 metri, dove si accende di nuovo Orquera: offload del 10 italiano per la corrente Castrogiovanni, al momento e al posto giusto per marcare la meta del pareggio. Esplode l’Olimpico, con il classico “po po”. Orquera trasforma per il 20-18. I francesi sono letteralmente in bambola, annichiliti da un’Italia incredibilmente performante, che non cala fisicamente nè tatticamente. Girandola di cambi: Burton per Orquera, con il mediano del Benetton Treviso che entra ottimamente in partita, firmando il drop del 23-18. Ci si attende una sofferenza bestiale, ma il grande lavoro della difesa azzurra contiene la disperazione francese, che cercano l’arrembaggio finale negli ultimi cinque minuti, nei nostri cinque metri. E qui la Banda Brunel si supera, spazzando via le residue speranze francesi, anche in 14, a causa del giallo a Giazzon e con un Ghiraldini non al meglio nell’ultima mischia. L’ultima azione al largo dei transalpini è l’ultima anche del match: Parra viene portato fuori da una valanga in maglia bianca, con il cronometro già rosso. E’ impresa, è storia.
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