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Musica, Sport e Società: gli A.T.P.C raccontano il singolo “Sangue”

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Sono un duo formidabile sulla cresta dell’onda da vent’anni. Sette album all’attivo e la fama di essere il gruppo hip-hop più conosciuto e apprezzato in Italia. Rula e Sly. O meglio: gli A.T.P.C. Alta Tensione Produzioni Clandestine. Instancabili, hanno realizzato un nuovo album (Veramente, in uscita per il 19 febbraio) e da ieri sta girando sulla rete, sui circuiti musicali, nelle televisioni, tutti i giornali ne hanno parlato: il nuovo singolo Sangue. Un brano accattivante, rivoluzionario, splendido specchio dei nostri tempi e cartina da tornasole della nostra società. Oltre a proporvi il video (che potete vedere cliccando qui), abbiamo avuto la fortuna di intervistare Sly (all’anagrafe GianLuca Correggia).

 

Da dove vi viene la voglia di incidere ancora dopo due decenni al top?

Semplice: abbiamo ancora tante cose da dire, tanta voglia di fare musica, tanta passione, e soprattutto tanta gente che ha ancora voglia di ascoltarci e di seguirci. È un album che ci frullava nella testa da un annetto e che ora riusciamo finalmente a lanciare”.

Il video lo avete girato domenica scorsa, con tanti fan ad aiutarvi e a seguire la realizzazione.

Esatto, tanta gente a vederci e a partecipare al video. Siamo stati, però, orgogliossimi di ospitare tanti amici musicisti che ci hanno seguito in questi anni: Luca Morino dei Mau Mau, Bunna degli Africa Unite, Nitto dei Linea 77. E ovviamente anche il grande giornalista Marco Travaglio che si è prestato a fare il rapper per noi: è stato davvero esilarante e divertente vederlo in questi panni”.

E Adriana Crisci, olimpica di ginnastica artistica a Sidney 2000, acrobata e organizzatrice di eventi di questo tipo.

Ovviamente Adriana. È di Torino come noi, la conosciamo da una vita e, appena abbiamo pensato a questo video, lei c’è venuta immediatamente in mente. Chi meglio di lei poteva entrare in un circo e fare evoluzioni incredibili? Anzi, praticamente, apre il video. È formidabile e ha una grinta che difficilmente si trova in giro: veramente inimitabile. Senza dimenticare che ci ha anche aiutato a reclutare un po’ di persone per la registrazione: sempre preziosissima. Oltre ad essere una delle nostre prime fan: dice che le abbiamo segnato l’adolescenza… (ride, ndr). Anzi, ha proprio detto che era il suo sogno realizzare un video con noi: dai almeno l’abbiamo fatta contenta”.

Qual è invece il significato del brano musicale?

Vogliamo mettere in risalto le difficoltà della società attuale, far capire che si stanno perdendo dei valori. Che stiamo vivendo in un Mondo sempre più arrivista, pieno di scorciatoie.

Si parla della nostra vita, del quotidiano in cui non ci si deve nascondere dietro a una maschera per quello che siamo. Soprattutto, però, abbiamo usato la metafora del padrone del circo che sfrutta i suoi dipendenti, quasi chiedesse il sangue (ecco da dove viene il titolo della canzone), a dare più di quanto possono, per il semplice piacere di un pubblico che è interessato alle cadute più che allo spettacolo in sé.

In fondo siamo abituati male da televisione, da una violenza torbida, col sangue richiesto in svariatissimi modi. Ecco questo è proprio il succo di quello che abbiamo provato ad esprimere.

Ci sentiamo, in sostanza, parte della crisi che stiamo vivendo. Con un enorme senso di ammirazione e di rispetto per la gente che stringe la cinghia, quella popolazione che realmente manda avanti il Paese, senza volersi sporcare giustamente le mani: è questa l’Italia che ci piace e a cui ci sentiamo vicini. Ricollegandoci a un altro nostro singolo: sempre a testa alta”.

Domanda scontata, visto che siamo sul web: favorevole alla musica che circola liberamente su Internet?

Così su due piedi non saprei dirtelo. Ma è sicuramente un cambiamento necessario, un modo per permettere a tanti gruppi di farsi conoscere. Noi siamo nati vent’anni fa, quando i dischi si vendevano ancora. Ora è tutto più difficile, un mercato evoluto e completamente cambiato. Diciamo che la musica te la compra solo l’ultras sfegatato e l’appassionato, i ricavi vengono da concerti e tutto quanto c’è di conseguente”.

E gli A.T.P.C come si comportano nei confronti dello sport?

Ci piace moltissimo, anche se il mio collega è ben più sfegatato e appassionato di me. Io dico semplicemente che sono un Granata fino al midollo!”.

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