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Ciclismo

Operación Puerto: spunta il nome di Mario Cipollini

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Una scoop della Gazzetta dello Sport odierna inchioda uno dei più grandi campioni del ciclismo italiano e mondiale degli ultimi decenni: stiamo parlando di Mario Cipollini.

Il quotidiano sportivo ha infatti pubblicato in esclusiva una serie di documenti, emersi nell’ambito della famigerata Operación Puerto, che sembrano svelare il trattamento dopante a cui Re Leone si sottoponeva mese dopo mese, proprio in quel 2002 che vide l’apoteosi della sua carriera col successo al Mondiale di Zolder. Stando agli incartamenti citati dalla Gazzetta, Cipollini avrebbe proceduto addirittura alla reimmissione di una sacca di sangue “ripulito” tre settimane prima della prova iridata, immediatamente dopo il suo ritiro dalla Vuelta (è tradizione che molti ciclisti col mirino sul Mondiale non concludano la corsa a tappe spagnola, per mantenere la migliore condizione fisica). La stessa procedura sarebbe stata ripetuta il 9 ottobre, a Salice Terme, poco prima della partenza per il Belgio. Nelle 7mila pagine dei 23 volumi che compongono gli atti giudiziari, il nome del ciclista toscano (vincitore, tra l’altro, di 42 tappe al Giro d’Italia, 12 al Tour de France, 3 Gand-Wevelgem e una Milano-Sanremo) sarebbe ripetuto più volte e associato anche ad altre pratiche, oltre a quelle ematiche.

Inserito nelle classiche tabelle del dottor Eufemiano Fuentes con tanto di soprannome (“Maria“) e numero di fax, Cipollini ha preferito non commentare quanto riportato oggi dal quotidiano rosa, perché vuole prima vedere i documenti.

foto tratta da lagazzettadilucca.it

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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