Calcio
Serie A: Juventus-Napoli, scontro diretto inutile?
In attesa del recupero di Bologna-Fiorentina, match che potrebbe riportare i viola al quarto posto alla pari del Milan e a due sole lunghezze dalla zona Champions League, si delinea nella 26esima giornata la posizione di Juventus e Napoli in vista dell’atteso scontro diretto di venerdì. I partenopei, infatti, sono bloccati sullo 0-0 ad Udine da qualche errore arbitrale e dall’imprecisione di Edinson Cavani e arrivano dunque alla sfida decisiva del San Paolo con sei lunghezze di distacco dai bianconeri, ok contro il Siena con un perentorio 3-0. I valori in campo, al di là del fattore pubblico e della presenza in tribuna dell’idolo campano Diego Armando Maradona, sembrano però impari: troppo superiore il collettivo guidato da Conte rispetto a quello di Mazzarri, apparso eccessivamente nervoso e senza ricambi all’altezza. La Juventus vanta infatti una cooperativa del gol da applausi, mentre è un dato di fatto che, nelle ultime cinque partite, senza la reti del Matador il Napoli abbia gioito solo una volta con Campagnaro in casa della Lazio.
Buon risultato per la squadra di Petkovic, che dà continuità al successo di Europa League e supera 2-0 il Pescara, tornando al terzo posto in classifica in virtù del pareggio nel derby della Madonnina tra Inter e Milan. Partita dai due volti quella del Meazza, con i rossoneri che dominano nel primo tempo, sfondano continuamente soprattutto a sinistra con De Sciglio ma non riescono ad andare oltre la gemma firmata El Shaarawy. E così, nella ripresa, ecco la più classica ‘dura legge del gol’, con il tanto contestato Schelotto a siglare il pari nerazzurro (che salva uno Stramaccioni umiliato da Allegri sul piano tattico) con un colpo di testa viziato, per la tredicesima volta in questa stagione, da un errore di posizione della retroguardia rivale.
Vince anche la Roma, che nella bufera di neve di Bergamo espugna il campo di un’Atalanta grintosa per 3-2, mentre si affaccia nelle zone alte il Catania, che con il 2-1 di Parma è ora settimo a cinque punti dalla zona Champions League. Praticamente salva anche la Sampdoria, rivitalizzata dalla cura Delio Rossi e a quota 32 punti dopo il 2-0 sul Chievo, e tre punti importanti anche per il Cagliari, che al termine di un match al cardiopalma supera per 4-3 il Torino e si porta a 31 lunghezze. Per la retrocessione, dunque, sempre più spacciato il Palermo (ennesimo cambio di allenatore, con Gasperini che dopo tre giornate subentra a Malesani: ma servirà a qualcosa?), con Siena e Pescara che hanno dodici turni per recuperare il distacco di cinque punti dal Genoa.
francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
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