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Alla scoperta dello squash

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Esiste uno sport non molto conosciuto in Italia che si gioca per lo più a livelli amatoriali nelle palestre e che provoca moltà curiosità a causa del suo strano nome: stiamo parlando dello squash.

Questa disciplina, inventata in primis dagli inglesi e poi in seguito diffusa nel mondo, si gioca con una pallina ed una racchetta molto simile a quella da tennis e si fissa come obiettivo quello di sconfiggere un avversario all’interno di campo indoor con quattro pareti, dove la piccola sfera deve essere colpita in modo continuativo dai due avversari senza mai farla rimbalzare per terra più di una volta tra uno scambio e l’altro.

Nel mondo britannico, ed in particolare tra gli Stati del Commonwealth, lo squash è molto praticato ed i campioni di questo sport si augurano che entri a far parte del programma dei Giochi Olimpici del 2020.

Le grandi scuole conosciute alla ribalta mondiale sono: quella egiziana, quella pakistana, quella del continente oceanico e quella britannica; in particolare la scuola nord-africana ha un grande bacino d’utenza e all’interno del ranking mondiale maschile può contare su sette atleti nelle prime venti posizioni del ranking con il suo massimo rappresentante Ramy Ashour dominatore delle classifiche.

Il settore femminile vive più o meno degli stessi equilibri, ma in questo momento è la malesiana Nicol David ha comandare la graduatoria che però è sicuramente più soggetta a cambiamenti continui ed alla nascita di nuovi astri di questo sport.

L’Italia, come sottolineato in precedenza, non ha molti tesserati in questa disciplina e ciò è riscontrabile anche dal fatto che nel settore maschile il solo Davide Bianchetti sia un giocatore di buon livello internazionale. Attualmente l’atleta bresciano occupa la 119esima posizione delle classifiche, dopo aver avuto anche un picco tra i primi 24 del mondo ed avendo conquistato in carriera 8 tornei PSA (Professional Squash Association). La selezione tricolore, tuttavia, si difende molto bene come squadra, avendo conquistato due anni fa uno storico bronzo agli Europei.

Nel settore femminile la nostra miglior giocatrice è sicuramente Manuela Manetta, la quale oltre essere stata per nove volte campionessa italiana, ha nel suo palmares un bronzo ai Campionati Europei del 2008 e la vittoria di alcuni tornei prestigiosi tra cui il “Welsh Open” nel 2009 ed attualmente occupa il 230° posto dopo essere stata anche n° 25 delle graduatorie.

Vedremo se il futuro riserverà qualche sorpresa al nostro Paese, magari con l’aumento dei tesserati nelle singole società in attesa che questo sport venga promosso nelle future edizioni delle Olimpiadi.

 

michele.cassano@olimpiazzurra.com

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