Tennis
Tennis: Simone Bolelli, un talento ritrovato grazie alla Davis
Il tennis italiano sta vivendo un ottimo momento e gli ultimi risultati ottenuti dalle squadre di Davis e Fed Cup hanno riportato entusiasmo in tutto l’ambiente e in quest’ultima settimana abbiamo visto come molti nostri portacolori hanno raccolto i frutti di questa crescita di tutto il movimento. Chi ha fatto molto bene e sembra esserci rilanciato, dopo molte stagioni passate al buio, è Simone Bolelli. Il bolognese ha raggiunto la semifinale nel torneo Atp di San Paolo, eguagliando un risultato che mancava addirittura dal 2008, quando arrivò addirittura una finale a Monaco di Baviera.
Fin da inizio carriera Simone è sempre stato considerato uno dei talenti più puri del nostro tennis, un giocatore che nei primi suoi anni nel circuito aveva davvero fatto sognare tutti gli appassionati e portato numerosi addetti ai lavori ad un paragone con il più forte di tutti, il Re Roger Federer. Purtroppo dal 2008, quando arrivò a toccare le prima trenta posizioni della classifica mondiale, Bolelli è entrato in un vortice negativo e che lo ha fatto piombare sempre più in basso nel ranking. Continui cambi di allenatore, scelte assurde nella gestione dei tornei stagionali da giocare ed una rosea carriera che sembrava ormai essere gettata nel vento.
Negli ultimi due anni, invece, qualcosa nella mente, nella testa e nel braccio del bolognese sembra essersi definitivamente sbloccato. Quasi come se Simone avesse ritrovato fiducia in se stesso, nel suo gioco e nei propri mezzi e gran parte del merito di tutto questo va dato ad una persona in particolare: Corrado Barazzutti, che ha sempre convocato e puntato su Bolelli, spendendo in ogni occasione belle parole nei suoi riguardi e schierandolo molte volte anche in occasioni di match molto delicati (vedi il doppio in Cile e quello con la Croazia). In queste occasioni l’azzurro ha sempre risposto presente ed è come se l’effetto Davis lo abbia davvero trasformato e riportato su una nuova strada della propria carriera.
Adesso l’importante è non fermarsi e ripartire con maggior voglia ed intensità da questa semifinale. Il torneo di San Paolo può davvero essere la svolta della carriera di Simone, un nuovo inizio per un talento che sembrava perso ed ora si è ritrovato.
andrea.ziglio@olimpiazzurra.com
foto tratta da simonebolelli.com