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Combinata nordica
Val di Fiemme 2013: azzurri, manca l’exploit
L’ultima volta senza podi dell’Italia risale all’edizione del 2003, quando i Mondiali si disputarono proprio in Val di Fiemme. Se tuttavia 10 anni fa l’Italia si presentava come una big nello sci di fondo, negli ultimi anni le cose sono cambiate, quindi non deve sorprendere particolarmente non vedere (sino a questo momento) il nome dell’Italia nel medagliere.
Quel che è parso evidente in questa prima settimana di gare è che nessun azzurro è sembrato avere quel qualcosa in più rispetto al resto della stagione. Soltanto Marina Piller ha fatto intravedere una netta crescita rispetto ai mesi precedenti mentre gli altri atleti si sono confermati sui loro livelli. Il quinto posto ottenuto da Hofer e Pellegrino nella team sprint di ieri non deve essere considerato come una delusione; i due alfieri azzurri, dopo aver faticato parecchio in semifinale, in finale se la sono giocata e sino all’ultima salita sono rimasti in lizza per una medaglia. Chicco è stato battuto da quattro protagonisti assoluti del circuito, al momento superiori al 22enne poliziotto valdostano. Si può parlare di delusione, invece, per Roland Clara. Il 30enne atleta della Guardia di Finanza non è mai stato protagonista nello skiathlon, rimanendo sempre fuori dalle posizioni che contano. Tuttavia bisogna ricordare che la gara più adatta alle caratteristiche dell’altoatesino sarà la 15 km a tecnica libera che si disputerà mercoledì.
Anche i combinatisti, come in tutta la stagione, hanno messo in mostra i soliti limiti nella componente salto mentre nello sci di fondo si sono dimostrati sul pezzo, risultando tra i migliori. Forse si è sbagliato a rilasciare certe dichiarazioni alla vigilia, di una preparazione affinata per i mondiali e di un grande ottimismo. Invertire un trend negativo di punto in bianco, soprattutto nel salto, è alquanto difficile soprattutto per atleti come Lukas Runggaldier che faticano sotto questo aspetto da oltre un anno.
Per quanto riguarda il salto speciale non ha brillato Sebastian Colloredo, nemmeno qualificato per la seconda serie nella gara vinta sabato da Anders Bardal. In linea con le aspettative Evelyn Insam ottava e Elena Runggaldier 12esima e vicecampionessa iridata uscente. L’altoatesina ha dimostrato di essere ritornata tra le protagoniste dopo una stagione da dimenticare. Rimangono ancora dieci prove per non ripetere l’edizione di 10 anni fa, per fare ciò servirà un’impresa.