Tennis
Alla scoperta del tamburello
E’ il ritorno della primavera in questi giorni a farla da padrone e con l’arrivo del bel tempo si riapre la stagione degli sport definiti tipicamente estivi, tra cui figura anche il tamburello.
Per chi non lo conoscesse questo è uno sport antichissimo con origini che risalgono addirittura al 1500, quando tra la Francia ed un pezzo d’Italia, identificato nella regione Piemonte, questa pratica incominciò a diffondersi in modo continuo, prima con il nome di “palla a scanno” poi conosciuta definitivamente con il nome di tamburello.
A giocarlo sono i componenti di una squadra formata da nove giocatori, cinque dei quali titolari e quattro in panchina, i quali si devono alternare all’interno di un campo di forma rettangolare, diviso per metà da una linea detta “cordino”, cercando di colpire una pallina servendosi di un tamburello a forma circolare e andando a collezionare il maggior numero di punti possibili sino ad arrivare alla vittoria, la quale si ottiene con lo stesso sistema di punteggio del tennis, ovvero con giochi formati dai punti 15-30-40, ma bisogna raggiungere quota 13 punti.
In Italia il gioco è molto praticato e l’attività organizzata in modo preciso e, sotto la giurisdizione della Federtamburello, negli anni ha portato a costituire un importante campionato per società, arrivato all’edizione 101, che proprio nello scorso fine settimana (16-17 marzo) ha ripreso le ostilità alla conquista della vittoria finale, detenuta dal Medole, anche se la squadra dell’ultimo decennio è sicuramente il Callianetto con le sue dieci affermazioni consecutive.
A livello internazionale, grazie all’ausilio della federazione francese, si sono costituiti numerosi eventi internazionali sia per club sia per le nazionali, come dimostra l’ultimo Campionato Mondiale organizzato a Gignac (Francia) dove sia nel settore maschile sia nel settore femminile i padroni di casa hanno avuto la meglio sui nostri portacolori, e si sono potute apprezzare anche le selezioni di Brasile, Spagna e quella, indipendente, della Catalogna.
A conclusione infine si deve ricordare che per mantenere i praticanti di questo sport sempre in attività negli ultimi anni si sono sparse delle varianti di gioco come sono ad esempio il tambeach, giocato nelle spiagge, e il tamburello indoor nelle sue varianti “a muro” e nel 3 vs 3.
michele.cassano@olimpiazzurra.com
foto tratta da: fipttn.com