Vela
America’s Cup: Artemis Racing in difficoltà
Mancano ormai pochi mesi all’inizio della Coppa America. Tre Challenger e il Defender Oracle si contenderanno la Coppa America numero 34, il trofeo più antico e più ambito del panorama velico. Come procedono gli allenamenti? Se nel golfo di Hauraki (Auckland) Emirates New Zealand e Luna Rossa stanno mettendo a punto i loro AC72, nella baia di San Francisco si stanno allenando gli americani di Team Oracle e gli svedesi di Artemis Racing.
Sino a questo momento gli svedesi di Armemis Racing, finanziati da Torbjörn Törnqvist, sembrano quelli maggiormente in difficoltà e non all’altezza dei rivali. Dopo aver fatto fuori a dicembre il timoniere Terry Hutchinson, il team scandinavo si è affidato a tre assi come Nathan Outteridge, l’australiano oro olimpico nei 49er a Weymouth 2012, Iain Percy, due volte oro olimpico per la Gran Bretagna e Loïck Peyron, definito dal CEO Paul Cayard come “l’unico in grado di capire i limiti della barca”. Per rinforzare l’equipaggio sono arrivati inoltre Andrew Simpson, prodiere di Percy in Star e Iain Jensen, prodiere di Outteridge nel 49er.
Tuttavia i problemi principali li ha la barca: a San Francisco l’AC72 è stato sempre battuto dai compagni di allenamento di Oracle, dimostrando di essere lento e di avere notevoli limiti; la seconda barca, basata sul sollevamento idrodinamico sui daggerboard, sarà pronta soltanto a maggio, ossia a due mesi dall’inizio della Louis Vuitton Cup. Per un cambio di rotta servirà un’impresa.
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