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Atletica, Daniele Greco si consacra: oro e super 17.70

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Lo aspettavamo. Lo speravamo. Era una concreta speranza e oggi a Goteborg si è definitivamente consacrato. Dopo il quarto posto alle Olimpiadi di Londra nel salto triplo, un superbo Daniele Greco trova la miglior giornata della sua giovanissima carriera e si realizza. Non tanto per la medaglia d’oro, che non doveva essere in discussione (lo è stata solo per un turno di salti), quasi scontata vista la qualità degli avversari in pedana (i migliori stagionali, ma poco roba in confronto alla classe dell’azzurro).

L’applauso va per una prestazione magistrale, per un quarto salto da favola che l’ha proiettato all’undicesimo posto delle liste mondiali di tutti i tempi! Un 17.70 fantascientifico, che spazza via il suo personale di 17.47 (17.67 ventoso a Bressanone), che lo avvicina a tre centimetri del record italiano outdoor del monumento Fabrizio Donato, assente in Svezia per un attacco febbrile.

Rincorsa perfetta, da vero velocista qual è, stacco perfetto ma una pedana da rivedere, uno step lettaralmente favoloso, suo vero punto di forza che quasi lo mandava in buca, e un jump incredibile che gli consente di chiudere dieci secondi perfetti. Questo è un livello MONDIALE!

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