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Atletica, domenica con i Mondiali di campestre: lotta africana

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Domenica si chiude a tutti gli effetti la stagione invernale dell’atletica leggera con i XL Mondiali di corsa campestre. A Bydgoszcz (Polonia) ultimo atto sui prati per il 2013. Rassegna che si profila di buon livello con la consueta battaglia tra Kenya e Etiopia, davvero inarrivabili per qualsiasi altra Nazione del pianeta. Nella storia ci sono ben 286 medaglie per i Masai, 234 per i rappresentanti del corno d’Africa. Gli Stati Uniti d’America, terza Nazione, sono distaccati con 62 podi.

 

Al maschile, chi si presenta con i favori del pronostico è indubbiamente il campione uscente: l’etiope Imane Merga, indubbiamente la punta di diamante della sua Nazionale. Gli eterni rivali proveranno a contenerlo con un team molto compatto in cui spiccano Timothy Kiptoo, Geoofrey Kirui e Hosea Macharinyang. Non ci sarà quel Joseph Enuya che due anni fa riuscì nel colpaccio, ma non saranno al via nemmeno Paul Tanui e Vicent Chepkok che completarono il podio dell’edizione passata. Il Kenya, con un team così competitivo, non dovrebbe avere nessun problema a conquistare la classifica a squadre, dominata per ben ventiquattro volte nelle ultime ventisei apparizioni. L’Etiopia, però, ha il più medagliato di sempre: il fuoriclasse Kenesisa Bekele (27, 16 ori).

 

L’Italia non schiererà nessun atleta nella gara dedicata ai seniores. Il campione europeo Andrea Lalli è leggermente infortunato, ma verosimilmente non si sarebbe presentato visto che sta proiettando tutti i suoi sforzi verso la maratona, come il compagno Meucci. Presenteremo, però, una bella squadra che competerà nella gara riservata agli juniores: Nekagenet Crippa (classe ’94), Yemaneberham Crippa (’96), Italo Quazzola (classe ’94), i gemelli Lorenzo e Samuele Dini (classe ’94), Yohannes Chiappinelli (’97) sotto l’occhio vigile del DT giovanile Stefano Baldini, campione olimpico di maratona ad Atene 2004.

 

Tra le donne, invece, non sarà presente nessuna medaglista dalla passata edizione. Le keniote Cheruiyot e Masai non timbreranno il cartellino, così come la statunitense Shalane Flagan. Unica presenza di spicco sarà Meselech Melkamu, due bronzi negli ultimi tre anni. Peccato per l’assenza della Cherono. Ci sarà vera battaglia e sarà fondamentale il gioco di squadra.

L’Italia schiererà Touria Samiri (classe ’88), tricolore assoluta di campestre.

 

L’ultima medaglia azzurra risale al bronzo a squadre juniores nel 1990. Il picco lo abbiamo avuto con gli ori di Paola Cacchi nel ’73-’74.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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