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Atletica: Pistorius, da esempio ad omicida

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Oscar Pistorius è stato considerato a lungo un eroe, qualcuno da imitare e da prendere come esempio: colui che ha portato all’onore delle cronache lo sport paralimpico, ma soprattutto l’atleta biamputato di gambe in grado di sfidare i normodotati, fino a riuscire ad ottenere la possibilità di confrontarsi con loro nelle grandi manifestazioni.
La favola di Oscar ha però avuto una terribile battuta d’arresto la mattina del 14 febbraio scorso: l’atleta sudafricano ha infatti ucciso con un’arma da fuoco la sua fidanzata, la modella Reeva Steenkamp.
Il processo è iniziato il 19 febbraio sotto la supervisione del giudice di Pretoria Desmond Nair. Secondo quanto emerso, Pistorius avrebbe ucciso la Steenkamp con quattro colpi da arma da fuoco, sparando attraverso la porta chiusa del bagno, colpendo tre volte la modella.
Secondo l’accusa si tratterebbe di un omicidio premeditato: il tempo che Pistorius ha impiegato per mettere le sue protesi e camminare dalla stanza da letto fino al bagno sarebbe infatti sufficiente a stabilire l’esistenza di una premeditazione del reato. La difesa dell’atleta, al contrario, protende per l’omicidio accidentale: Pistorius, credendo che la sua fidanzata si trovasse nel letto, avrebbe scambiato la Steenkamp per un intruso. Lo stesso Oscar Pistorius ha anche affermato di non aver messo le sue protesi.
Secondo le analisi della balistica, sia la versione della difesa che quella dell’accusa non trovano indizi a contraddirle.
Il 22 febbraio, il magistrato Desmond Nair ha accusato ufficialmente Pistorius di omicidio premeditato, ma allo stesso tempo ha affermato di non avere gli elementi necessari per esserne totalmente sicuro. Il giudice ha quindi fissato il riscatto ad 1 milione di rand sudafricani, che Pistorius ha pagato. Al contrario di quello che si è letto in alcuni siti, però, Pistorius è solo momentaneamente libero. Il 4 giugno 2013, infatti, dovrà nuovamente comparire davanti alla corte per rispondere dell’accusa di omicidio premeditato. In caso di condanna definitiva, sarà costretto a pagare la pena che gli verrà inflitta.

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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