Biathlon
Biathlon: l’anno d’oro di Fourcade e Berger
In questa stagione 2012/2013 sono emersi come dominatori incontrastati. Hanno vinto le rispettive Sfere di Cristallo con una tappa di anticipo, centrando persino tutte le Coppe di specialità e registrando il record di punti. In campo maschile Martin Fourcade ha vinto ben 10 gare individuali su 25, arrivando complessivamente 19 volte sul podio. Dimostra la sua superiorità sia sugli sci, innervosendo gli avversari, sia al poligono, avendo sparato in stagione con il 90%. Nell’appuntamento clou dei Mondiali però si è dovuto inchinare a Emil Egle Svendsen, l’unico a contendere al francese le vittorie in Coppa del Mondo fino alla tappa di Oslo, nella quale ha contratto un malanno che ha inevitabilmente condizionato il suo finale di stagione. Nelle rivelazioni per quest’anno si possono inserire lo sloveno Fak e la squadra austriaca, in particolare il ritrovato Landertinger che ha dimostrato di poter essere costante su altissimi livelli. Per i biathleti russi i soliti alti e bassi mentre hanno deluso gli atleti tedeschi.
Per quanto riguarda le donne, l’autentica dominatrice è stata Tora Berger. La norvegese ha sfruttato al meglio l’addio dalle competizioni della tedesca Magdalena Neuner e ha sconfitto le avversarie grazie alla propria tenacia nei giri finali e alla precisione e relativa velocità di esecuzione nei poligoni in piedi. Le principali avversarie Makarainen e Domracheva hanno pasticciato per gran parte della stagione e l’unica a poter competere per la vittoria è stata Gabriela Soukalova, finchè un malessere nel periodo di dicembre l’ha costretta lontana dalle competizioni. La ceca ha comunque chiuso la stagione con ben 4 vittorie. Nella categoria delle rivelazioni ci sono sicuramente le atlete ucraine e polacche e la tedesca Miriam Gossner che ha dimostrato un passo sugli sci e un incostanza al tiro che ricorda la connazionale Neuner.
In casa Italia possiamo certamente essere soddisfatti della prestazioni dei nostri atleti. Lukas Hofer ha saputo regalarci un secondo posto in occasione della tappa di Khanty Mansiynsk e in generale una seconda parte di stagione a livello dei primi dieci di Coppa del Mondo. Dominik Windisch è il biathleta azzurro che più ha saputo migliorarsi in questa stagione, centrando come miglior risultato un quinto posto. Per entrambi l’obiettivo per l’anno prossimo sarà quello di confermarsi ad alti livelli, per poter finalmente realizzare il definitivo salto di qualità. Per De Lorenzi e Markus Windisch invece è stata una stagione deludente e per loro è iniziata la parabola discendente della loro carriera. Pietro Dutto e Christian Martinelli dovranno lottare per rimanere in squadra e ottenere risultati di prestigio.
In campo femminile riscontriamo, oltre alla medaglia della staffetta ai Mondiali, il dato di fatto che Karin Oberhofer è diventata la nostra numero 1. Punto di forza il poligono, ha saputo registrare ottimi risultati con costanza nelle prime 15 posizioni. Alle sue spalle la veterana Michela Ponza ha avuto una stagione tribolata per via di alcuni malanni, ma l’esperienza e la precisione al poligono le hanno comunque permesso di ottenere discreti risultati. Per Dorothea Wierer la stagione è iniziata in salita a causa di un infortunio alla caviglia che le ha condizionato la performance sugli sci per il resto della stagione, dimostrando comunque una freddezza al poligono nelle gare che contano. Buona e sorprendente la stagione di Nicole Gontier. La 22enne ha dimostrato un ottimo passo, deve certamente sistemare qualcosa al poligono per entrare nella prossima stagione nella prospettiva delle migliori 30. Per Alexia Runggaldier invece aspettiamo miglioramenti sugli sci stretti.
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