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Boxe: Marsili contro Giacon per il futuro del pugilato italiano!

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Finalmente ci siamo. Dopo le consuete trattative per la definizione sia della location che della data, dopo il rinvio per il problema al metacarpo di Marsili, sabato 9 marzo al palasport di Civitavecchia Luca Giacon ed Emiliano Marsili potranno affrontarsi per il titolo europeo dei pesi leggeri.

Dopo tanta attesa il pubblico italiano potrà vedere un incontro che si preannuncia di ottima qualità. Non ci sarà un titolo del mondo in palio ma i protagonisti sul ring hanno sicuramente la stoffa necessaria per mettere in scena uno spettacolo di alto livello. Inoltre chi si imporrà avrà verosimilmente il trampolino giusto per essere uno sfidante credibile per la corona mondiale di una categoria major.

I record parlano da soli, entrambi i pugili saliranno sul quadrato da imbattuti. Nonostante la differenza d’età il numero di incontri è simile: 25 per Marsili e 21 per Giacon. La carriera del pugile italo-spagnolo (Giacon) è sicuramente più precoce, ed è di quelle vere, senza scorciatoie di sorta. Messi i guantoni quasi per gioco dopo un incidente in moto che aveva fatto vacillare un promettente futuro sulle piste d’atletica, ha un brevissimo passaggio tra i dilettanti in Spagna con 15 incontri tutti vinti. Diventa professionista alla giovanissima età di 19 anni e inizia una strada fatta di molti incontri tra Andalusia, Panama e la Sardegna in cui si trasferisce. Magari non combatte con avversari di enorme caratura ma combatte, combatte tanto e bene. Vince quasi sempre mandando al tappeto i suoi avversari, questo nonostante abbia più volte dichiarato che lui punta ad una boxe completa sul totale delle riprese e non per forza al knock-out. Il ragazzo è però dotato di un ottimo pugno e inevitabilmente il colpo del Black Mamba viene fuori.

Sabato sera lo sfidante di Giacon sarà però tutt’altro che soft. Emiliano Marsili è un altro pugile coraggioso che ha intrapreso la strada del professionismo facendo anche scelte complicate. Come quella che lo ha portato a salire sul ring dell’Olympia di Liverpool per sfidare da sfavorito, e battere l’inglese Derry Mathews. La decisione era complicata non solo per il valore dell’avversario ma anche perchè il combattere per il titolo del mondo IBO significava andare contro la Federazione Italiana. Il pugile di Civitavecchia non ha però mai dimostrato paura nelle sue scelte e anche la sfida a Giacon lo dimostra.

Dal punto di vista tecnico sono moltissimi gli spunti interessanti: dalla maggiore esperienza di Marsili contro la freschezza e la spavalderia dei 24 anni di Giacon all’imprevedibilità del colpo da KO del boxeur di origini venete, dal pugno mancino di Marsili al valutare il recupero dell’infortunio alla mano dello stesso. Marsili tende spesso a lasciare l’iniziativa all’avversario ma riesce ad entrare con serie di colpi molto veloci ed efficaci colpendo forte soprattutto col sinistro, Giacon dal lato suo ha una varietà di colpi forse maggiore, spesso si apre la strada col sinistro per poi entrare forte con ganci e montanti, ha ottima mobilità e molta forza in entrambe le braccia. Tutti gli ingredienti ci sono: comunque vada sarà una bella serata per il pugilato italiano.

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