Boxe
Boxe professionistica: in Italia segnali di rinascita?
Questo pezzo non vuole dare risposte, non ne ha la pretesa. Porre domande sì. Domande portate a galla dall’attualità; più che da fatti veri e propri, da alcune sensazioni. La prima domanda: qual è la situazione del pugilato professionistico italiano? Qualche mese fa l’analisi che avevamo dato qui su OA era di un malato semi-agonizzante, di uno sport che aveva perso interesse e visibilità, “appeal” direbbero gli uomini di marketing.
Eppur si muove! Ok, non saremo di fronte a una rivoluzione copernicana, ma qualcosa sta cambiando. Canali come SI, Raisport ed Eurosport stanno ridando una certa visibilità alla noble art. Certo, le serate in cui le famiglie si riunivano per vedere sulle reti nazionali gli incontri di Patrizio Oliva sono ricordo lontano, ma il discorso non comprende solo la boxe.
Le ultime settimane ci hanno regalato un Emiliano Marsili che ha dimostrato un carattere da leone, battendo Giacon per il Titolo Europeo e prendendosi tutte le rivincite immaginabili. Tra le domande, ci mettiamo anche questa: che pugile è Luca Giacon? L’italo-spagnolo sembrava dovesse essere il golden boy dei guantoni italiani. Il KO con Marsili probabilmente lo ha lasciato col retrogusto amaro di non aver avuto nemmeno il tempo di provarci seriamente. E’ giovane, avrà tempo, vedremo come verranno gestiti i prossimi appuntamenti.
Non sarebbe una domanda quella su Devis Boschiero. Se non che a porsela è lui stesso. Si sa il pugilato è un eterno confronto prima con se stessi che con l’avversario. Esiste un pugile interiore con cui parlare e combattere, quello che ti chiede “chi te lo fa fare”, che ti incita a non mollare e pochi secondi dopo vorrebbe che gettassi la spugna. Sabato ad Abano Terme Boschiero ha dialogato con questo essere subdolo ed invisibile per tutto l’incontro contro Kasmi. La cosa era talmente evidente che perfino il grande Benvenuti ad un certo momento si è alzato dalla postazione di commentatore televisivo ed è andato a spronare il campione veneto. Ripeto, se fosse per noi la domanda “chi è Boschiero” non si porrebbe, per noi è uno splendido pugile, un campione. Ma proprio le parole del pugile stesso ci fanno fiutare qualcosa in più, Devis può arrivare più lontano, sarà lui a risponderci. A rispondersi.
Il panorama pugilistico italiano ci offre altri elementi per essere ottimisti: il piatto forte dal punto di vista mediatico sarà certamente la sfida del nostro peso massimo italo-tedesco Francesco Pianeta che il 4 maggio affrontera il grande Wlade Klitshcko per la corona mondiale WBA, IBF e WBO. Nei mesi a seguire saliranno tra le sedici corde Francesco Basile ed Emanuele della Rosa entrambi impegnati in match internazionali. Da seguire, inoltre, con grande attenzione Leonard Bundu che, dopo che avrà combattuto il 6 aprile a Roma per la difesa ufficiale del Titolo Europeo, prenderà probabilmente parte al progetto Coppa del Mondo della WBC.
Insomma, il malato boxe, forse, da agonizzante inizia a dare segni di ripresa, certo non aspettiamoci che tornino i tempi di Alì-Frazier, ma che si giunga al permettere ai migliori pugili di campare bene del proprio sport e al pubblico di godere della noble art, questo sì, è un obiettivo alla portata.
danilo.patella@olimpiazzurra.com