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Canottaggio, Vincenzo Abbagnale: “Voglio puntare in alto”

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Prosegue a ritmi serrati la preparazione della nazionale italiana di canottaggio. A Sabaudia è in corso infatti il terzo raduno stagionale senior e pesi leggeri che si concluderà sabato 30 marzo. Tra i 65 convocati dal dt La Mura c’è anche Vincenzo Abbagnale, un nome che non può passare inosservato tra gli appassionati di canottaggio. Vincenzo, figlio del due volte campione olimpico Giuseppe, ci ha concesso in esclusiva quest’intervista.

Come procede il ritiro? C’è stato qualche intoppo?

“Mi trovo a Sabaudia in ritiro senior, è già il terzo ritiro di 10-12 giorni e per ora tutto procede bene, ci sono prove su prove per cominciare a comporre gli equipaggi da portare avanti fino ai mondiali in Corea”.

Si sa già la composizione delle barche o è ancora presto?

“Gli equipaggi non sono ancora stati definiti e come detto stiamo facendo continue prove alla ricerca di equipaggi competitivi sia tra di noi per le gare nazionali, sia all’estero contro il mondo”.

Hai avuto tanti allenatori, c’è qualcuno in particolare che vuoi ringraziare?

Si, diciamo che tra allenatori societari e in nazionale ho avuto modo di entrare in contatto con tantissimi allenatori, e ognuno di questi mi ha lasciato qualcosa, chi più e chi meno.
L’allenatore che ringrazio maggiormente è Antonio La Padula, che praticamente mi ha cresciuto e cerca in tutti i modi di farmi continuare a crescere, ma anche Spartaco Barbo, che mi ha allenato in questo ultimo anno a Trieste al Saturnia, mi ha fatto fare un bel salto di qualità sotto diversi aspetti”.

Ti alleni a Trieste con il Saturnia o sei tornato a Castellamare?

“Da quest’anno sono tornato al mio circolo originario, Circolo Nautico Stabia, dopo aver passato l’ultimo anno a Trieste. Questo passaggio che ho fatto nel 2012 è nato da una proposta proprio di Spartaco; dato che io non avevo compagni a Castellamare a livello Under23 e il Saturnia era una società in continua crescita, ho deciso di accettare”.

Sei l’ultimo “prodotto” della dinastia Abbagnale, ti pesa questo fatto?

“Ovviamente avere 3 giganti in famiglia che hanno fatto la storia di questo sport metterebbe peso a chiunque, ma io non ci penso, sono convinto che fino ad ora quello che ho fatto di buono e di meno buono sia stato dovuto solo alle mie capacità, ma non voglio fermarmi a quanto fatto finora e voglio cercare di arrivare in alto, molto più in alto”.

Ti sei posto degli obiettivi per questa stagione?

“Certamente. All’inizio di una stagione devi fare i conti con le tue motivazioni, e puoi andare avanti solo se queste superano la fatica da fare, che è tantissima! Il mio obiettivo è riuscire a dare il massimo di quello che posso rendere, se riesco non avrò modo di rimpiangere, se non riesco riproverò ancora più convinto”.

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