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Ciclismo: Max Sciandri entra nello staff azzurro

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Se ne parla ormai da mesi, sin dall’autunno scorso, quando alcuni siti specializzati avevano anticipato la possibile rivoluzione nello staff tecnico azzurro del ciclismo. Una rivoluzione che grava attorno a un solo nome: Max Sciandri.

Max, anzi, Maximilian, è stato per lunghi anni il “britannico” del gruppo, anche se il cognome tradisce le origini italianissime. 33 corse vinte tra il 1989 e il 2004, tre tappe al Giro d’Italia, un bronzo olimpico ad Atlanta 1996. Poi, una carriera altrettanto soddisfacente sulle ammiraglie della nazionale di Sua Maestà e, da un paio d’anni, della BMC di Cadel Evans.

A gennaio, il CT azzurro Paolo Bettini lo ha detto chiaramente in alcune interviste a aTuttobiciWeb e alla Gazzetta dello Sport: “A Di Rocco ho proposto Maximilian Sciandri come nuovo c.t., a  fianco di Gianluigi Stanga come DS con compiti organizzativi“. In questo nuovo disegno della nazionale azzurra, Bettini diventerebbe direttore tecnico generale della nazionale, un ruolo che avrebbe una grande importanza anche sul piano della mediazione con le società ciclistiche, troppo spesso accusate di non concedere i propri atleti per gli stage della selezione azzurra o di non farli allenare su pista. Già, perché l’integrazione strada-pista sembra essere la via che in FCI si vuole finalmente percorrere, forti della bella esperienza-condita da risultati di assoluto valore-del settore femminile di Dino Salvoldi. “Un gruppo di tecnici con programmi e obiettivi a 360°“-ha ribadito il Grillo di Cecina nelle interviste di inizio anno, che possa permettere ai nostri atleti di conciliare strada e pista, di migliorare specificatamente nelle cronometro (e dunque anche negli inseguimenti) per ridurre il gap, creatosi in questi anni, con le nazioni anglosassoni. E chi meglio di Max Sciandri, italiano del Regno Unito, creatore di Mark Cavendish e della vincente scuola britannica, potrebbe assumersi questa responsabilità?

Pochi giorni fa, è giunta una doccia fredda: Jim Ochowicz, patron della BMC, ha negato che Sciandri abbia mai ricevuto alcuna offerta dalla FCI, per quanto naturalmente il suo team non si metterebbe d’intralcio nel caso in cui arrivasse una simile proposta. Tuttavia, proprio quando la telenovela sembrava dover continuare all’infinito, il consiglio federale svoltosi questa settimana ha ufficializzato l’ingresso di Sciandri nello staff azzurro: sarà responsabile del settore cronometro su strada ed endurance su pista, con Paolo Bettini che mantiene l’incarico di direttore generale. Un primo, importante passo per rilanciare definitivamente le ambizioni del pedale tricolore.

foto tratta da cyclingnews.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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