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Ciclismo
Corsa a punti: possibile un ritorno olimpico?
Lo stravolgimento del programma del ciclismo su pista alle Olimpiadi ha fatto sì che a Londra non ci fosse la corsa a punti, particolarissima disciplina che ha sempre sorriso ai colori azzurri. Ora, però, si parla di un suo possibile rientro ai Giochi già da Rio 2016.
Infatti, il consiglio direttivo dell’Unione Ciclistica Internazionale, riunitosi a Louisville in concomitanza con i Mondiali di ciclocross di inizio febbraio, ha deciso di presentare ufficialmente al CIO questa proposta, unitamente a quella che prevede l’inserimento, nel programma a Cinque Cerchi, del BMX Freestyle e del Mountain Bike Eliminator.
L’assenza della corsa a punti, specialità davvero imprevedibile caratterizzata dalle volate intermedie che assegnano punti per la classifica finale, ha limitato notevolmente le ambizioni azzurre nel settore della pista. Se è vero, da un lato, che negli ultimi anni c’è stata una certa riscoperta di tutte le discipline dei velodromi (e i risultati ottenuti nella stagione di Coppa del Mondo lo dimostrano), dall’altro lato bisogna considerare che questa specialità è sempre stata quella prediletta dagli azzurri. Giovanni Lombardi fu oro olimpico a Barcellona 1992, Silvio Martinello ad Atlanta 1996, Antonella Bellutti a Sydney 2000: in tempi più recenti, Giorgia Bronzini vinse il Mondiale 2009 (conquistando il bronzo quest’anno) e la Coppa del Mondo 2011; la Coppa del Mondo 2012 fu invece appannaggio della giovane friulana Elena Cecchini. Non dimentichiamoci, poi, del titolo europeo conquistato da Elia Viviani lo scorso anno in Lituania.
La decisione del CIO verrà presa, probabilmente, alla fine di quest’anno. Comunque, il passo fatto dall’UCI è stato piuttosto significativo, soprattutto perché fu la stessa UCI a chiedere al Comitato Olimpico, probabilmente dietro pressione di qualche potente federazione nazionale, il cambiamento del programma avvenuto per Londra 2012.
marco.regazzoni@olimpiazzurra.com