Biathlon

Diario Lukas Hofer: “Vi spiego la pista olimpica di Sochi”

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La pista di Sochi è bellissima, così come piace a me, “su-giù-su-giù”, sempre da lavorare e senza aver tante possibilità di recuperare. Sicuramente è un tracciato duro per tutti, però secondo me è stata anche una gran prova generale, visto che qui si disputeranno le Olimpiadi l’anno prossimo. Spero che non verrà cambiato tanto, perché si sono lamentate tantissime persone. Secondo me c’è qualche curva e qualche pezzo da migliorare, ma niente di che…
Ho effettuato una grande individuale sugli sci, ma anche al tiro, purtroppo un errore di troppo mi è costato il podio, ma al momento bisogna sparare pulito ed essere veloci sugli sci per avere speranze.
Ero bello convinto per la sprint. Sono riuscito a partire anche abbastanza bene con lo zero a terra. Però c’era qualcosa che non andava sugli sci. Mi sentivo ancora bene, però ho sbagliato io insieme con lo staff tecnico della Rossignol quando abbiamo scelto il materiale per la gara. Purtroppo è andata così…
In staffetta abbiamo provato qualcosa di diverso, per la prima volta ho fatto il lancio. Mi è piaciuto tanto, però forse ho voluto forzare un po’ troppo a terra ed ho commesso degli errori. Sono riuscito a chiudere ancora con un distacco vicino ai primi ed i miei compagni hanno fatto una gran prova. Così siamo riusciti ad arrivare al sesto posto.

Adesso mi aspettano le ultime tre gare in un posto che mi piace un casino. Per questo voglio andare a tutta qui a Khanty…
Luki

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