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Doping: travolta l’atletica turca

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È una bomba ad orologeria quella che sta per esplodere in Turchia: dopo le squalifiche, di cui l’ultima a vita, della mezzofondista Süreyya Ayhan qualche anno fa, le turche fanno di nuovo notizia in senso negativo.

L’accusa più pesante riguarda la campionessa olimpica dei 1.500 metri Aslı Çakır Alptekin: la WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) ha infatti dichiarato che il passaporto biologico della Alptekin presenta delle flagranti irregolarità, che si possono spiegare solo con l’assunzione di sostanze dopanti. La turca era già stata squalificata per due anni quando era ancora una junior: trattandosi della seconda squalifica, potrebbe incorrere in una sospensione a vita, proprio come avvenuto per la sua connazionale Ayhan, che tra l’altro era una specialista della stessa distanza.

Bronzo ai recenti Campionati Europei indoor di Istanbul, la Alptekin aveva preceduto a Londra un’altra turca, Gamze Bulut, già argento europeo nel 2012. Le due turche avevano preceduto a sorpresa la grande favorita Maryam Yusuf Jamal (Bahrein), che a questo punto potrebbe raccogliere un titolo olimpico a tavolino.

La prestazione delle due connazionali aveva lasciando perplessi molti osservatori, ma anche le altre atlete. La prima ad avanzare dei sospetti di doping è stata la britannica Lisa Dobriskey, decima della gara olimpica, che subito dopo la finale aveva denunciato a caldo le prestazioni delle turche.

Nell’occhio del ciclone anche un’altra delle migliori frecce dell’atletica anatolica, Nevin Yanıt, specialista dei 100 ostacoli, gara nella quale ha concluso quinta ai Giochi londinesi. La tre volte campionessa europea (due all’aperto sui 100 ed una indoor sui 60) è a sua volta accusata di avere parametri dubbiosi sul suo passaporto biologico, che lasciano presagire pratiche dopanti.

Se le accuse, come sembra, dovessero essere confermate, si tratterebbe di un colpo molto pesante per l’atletica turca, non nuova a “prestazioni” di questo tipo.

Immagine: REUTERS/Lucy Nicholson

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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