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Dopo l’elezione di Malagò, squarci di luce sullo sport nelle scuole?

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Le recenti elezioni del CONI paiono proprio aver aperto la finestra e fatto entrare aria pulita nel sistema sportivo italiano: la nomina a presidente di Giovanni Malagò, che ha sconfitto il favoritissimo delfino di Petrucci Lello Pagnozzi, infatti pare lanciare anche qualche sprazzo di speranza per il sistema sportivo italiano, che sicuramente potrà trarre linfa vitale anche dall’elezione in parlamento  di Valentina Vezzali e Josefa Idem.

Fin dal suo primo discorso da neo-eletto presidente, Malagò ha infatti parlato chiaro di come sia sua intenzione innanzitutto inserire la parola “sport” nella costituzione, e quindi farne un elemento fondante dello stato. La speranza è che si possa partire dalle basi, ovvero dal sistema scolastico ed educativo, dove invece lo sport pare essere visto come fumo negli occhi e ostacolato in ogni modo: è dei giorni scorsi infatti la notizia che il preside della scuola media di Capoterra (Cagliari) ha vietato la diffusione e la pratica del rugby nella scuola perchè ritenuto troppo pericoloso. Una dimostrazione palese, l’ennesima ahimè e non se ne sentiva per nulla il bisogno, dell’arretratezza culturale dell’Italia in tema di sport; un’arretratezza dimostrata anche dalla continua battaglia per la riduzione delle ore di educazione fisica nelle scuole, ore che sono sempre più derubricate a meri periodi di ricreazione supplementare. Per non parlare della situazione delle università, dove i modelli dell’NCAA americana e dei college britannici sono solo lontanissimi miraggi.

Ed ecco quindi la forza delle parole di Malagò: operare per fare dello sport il motore di traino per l’Italia, e perchè questo accada bisogna partire dalla scuole. Sarà un processo che richiede pazienza e investimenti, ma che, qualora venga  portato avanti come si deve, potrà avere benefici immensi non solo per il movimento sportivo azzurro, che avrà un notevole serbatoio di potenziali campioni, ma anche e soprattutto sull’intera società italiana perchè, e questo è bene tenerlo a mente sempre, la pratica sportiva aiuta a combattere piaghe sociali come l’obesità, la criminalità e quella noia che spesso sfocia in comportamenti sciocchi e violenti.

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