Scherma

Fioretto femminile, il Dream team batte Cerioni a San Pietroburgo

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La vendetta è un piatto che va servito freddo, diceva un proverbio, senza tenere conto che la pietanza può essere ancora più gustosa se la mangi in casa del tuo avversario. La prova a squadre della tappa di Coppa del Mondo di fioretto femminile di San Pietroburgo non si sarebbe potuta concludere diversamente, se avessero chiesto a uno sceneggiatore di Hollywood di scriverla, avrebbe scelto esattamente lo stesso finale offerto dalla realtà: Italia-Russia.

Perché le azzurre, diciamocelo, avevano qualche macigno da levarsi dalle scarpe dopo l’addio del ct Stefano Cerioni, e Arianna Errigo, in particolare, non ha chiuso benissimo col suo ex maestro, Giovanni Bortolaso, emigrato a Mosca quasi di nascosto, certamente in silenzio, senza avvertire la sua atleta più rappresentativa che si spendeva per reintegrarlo il prima possibile nello staff della Nazionale, terminata la sua esperienza in Germania.

E alla fine le azzurre hanno vinto, dimostrando di essere le più forti, con o senza Cerioni, con o senza maestro, con buona pace della Federazione russa e dei milioni di rubli spesi per risollevare un movimento uscito a pezzi dall’Olimpiade di Londra. Con tutto il rispetto per Cerioni e dell’attuale ct Andrea Cipressa, la ricchezza del fioretto italiano sono loro: le atlete. Senza Ilaria Salvatori e la gestante Valentina Vezzali, il Dream Team a metà, composto da Elisa Di Francisca e Arianna Errigo, e integrato da Alice Volpi e Benedetta Durando, ha annichilito la Russia.

Una finale senza storia, condotta costantemente in avanti e conclusa con un 45-36 che non dice tutto del dominio azzurro. Il solito strapotere che ha portato l’Italia a eliminare prima la Germania nei quarti (45-20), poi la Francia in semifinale (45-29). Un’altra grande vittoria per le fiorettiste più forti del mondo.

Resta ancora senza medaglie stagionali la spada femminile. A Saint Maur, nella gara a squadre, le azzurre sono state eliminate dalla Francia nei quarti di finale, con il punteggio di 45-35. L’Italia ha concluso la prova al settimo posto. L’oro è andato alla Russia, l’argento all’Ungheria, il bronzo alla Romania.

gabriele.lippi@olimpiazzurra.com

Twitter: GabrieleLippi1

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