Artistica
L’American Cup è della Ohashi. Ferrari super al corpo libero
A Worcester (Stati Uniti d’America) tradizionale primo weekend di marzo dedicato all’apertura della stagione internazionale di ginnastica artistica. È la classica American Cup il primo palcoscenico di un anno scoppiettante. Il prestigioso trofeo, passato tra le mani di Nadia Comaneci, Mary Lou Retton, della Miller, di Shawn Johnson, di Nastia Liukin e Jordyn Wieber, rimane in Patria. Ci pensa, come da pronostico, una brillante Katelyn Ohashi a comandare la quarta prova della Coppa del Mondo 2012-2013 e a portarsi a casa l’ambito premio.
La quindicenne, alla prima uscita da seniores, si fa un bel regalino, frutto soprattutto di una trave impeccabile come sempre, suo vero punto di forza, col D Score più alto dell’intero panorama mondiale. Quel 15.133 (vittoria di specialità) spacca le gambe alla sua unica concorrente credibile: Simone Biles. L’altra statunitense, fino a quel momento in testa alla gara grazie ad un super Amanar al volteggio (15.733, la migliore) e a un bel esercizio alle parallele (14.800, suo l’attrezzo), cade dagli insidiosi 10cm, rimedia con uno Tsukhara raccolto in uscita, ma deve alzare bandiera bianca.
Elisabeth Seitz conduce una buona prova, sfruttando la sua grandissima regolarità, e porta a casa un prezioso quarto posto che le serve per balzare al comando della classifica generale di Coppa del Mondo. A un solo appuntamento dal termine (Tokyo ad aprile) la tedesca sembra aver chiuso tutti i conti. La teutonica si è fatta soffiare sul finale quando la canadese Moors ha sfruttato un ottimo corpo libero per regalarsi il terzo gradino del podio.
La nostra Vanessa Ferrari si è resa protagonista di una gara molto lineare che ha avuto l’apice nella consueta conclusione al corpo libero. Un bellissimo volteggio in apertura: Yurchenko con un avvitamento e mezzo ben tenuto in fase d’atterraggio (14.033 con un 9 abbondante per l’esecuzione, cliccate qui per vederlo http://www.youtube.com/watch?v=wTIELVfdB24). Parallele un filino sotto le sue reali potenzialità. Trave molto buona, con i passaggi che abbiamo visto in Serie A. Come sempre, però, la Cannibale di Orzinuovi dà spettacolo sul quadrato magico: ha portato l’esercizio che alle Olimpiadi l’aveva fatta piangere amaro per quel dannato e ingiusto quarto posto. 6.1 di D Score: l’esecuzione è ottima, di pregevole fattura visto che ripresentava l’esecuzione dopo otto mesi. Non può essere premiata eccessivamente, ma il 14.466 le rende parziale giustizia e le consente addirittura di essere la seconda nella specialità! Non basta però per spedirla oltre la quinta posizione. Per il podio serviva oggettivamente un altro passo che oggi la ventiduenne non aveva, specialmente nel segmento centrale della competizione. È un’ottima iniezione di fiducia, in vista del ritorno in Europa (tra due settimane Internazionali di Francia) prima della conclusione del circuito iridato in Giappone. Due crocevia importanti per presentarsi al meglio agli Europei di Mosca dove si può andare a caccia di cose veramente importanti.
Di seguito il dettaglio dei punteggi di tutte le ginnaste presenti in gara.
Katelyn Ohashi v. 14.900 p. 14.566 t. 15.333 cl. 14.400 TOT: 59.199
Simone Biles v. 15.733 p. 14.800 t. 13.133 cl. 14.000 TOT: 57.666
VictoriaMoors v. 14.900 p. 13.566 t. 14.000 cl. 14.600 TOT. 57.066
Elisabeth Seitz v. 14.766 p. 14.500 t. 13.866 cl. 13.566 TOT: 56.698
Vanessa Ferrari v. 14.333 p. 13.666 t. 13.633 cl. 14.466 TOT: 56.098
Gabrielle Jupp v. 13.866 p. 13.700 t. 14.433 cl. 13.666 TOT: 55.655
Asuka Teramoto v. 14.000 p. 14.100 t. 13.366 cl. 12.800 TOT: 54.266
Maegan Chant v. 14.133 p. 12.800 t. 11.933 cl. 12.533 TOT: 51.399