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Ciclismo

Giro delle Fiandre: i favoriti

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Quattro nomi. Se dovessimo citare i favoriti del Giro delle Fiandre di domenica prossima, diremmo soltanto quattro nomi: Peter Sagan, Tom Boonen, Philippe Gilbert, Fabian Cancellara, non necessariamente in quest’ordine.

Tre volte il Kwaremont, tre volte il Paterberg negli ultimi 70 km girando attorno a Oudenaarde, dove la corsa si concluderà dopo 256 km: i muri e il pavè, le campagne belghe e le cittadine fiamminghe sono lo scenario caratteristico in cui si snoda questa grande classica. Proprio sui muri finali si accenderà la corsa e la battaglia tra i big, in particolare tra quei quattro grandi campioni di cui sopra.

Peter Sagan è senza dubbio il corridore del momento. Uno stato di forma dirompente, un atleta sempre più completo, capace di vincere in volate di gruppo o ristrette, di scattare sugli strappi o di inventarsi finisseur. Avrà attorno la corazzata della Cannondale e vorrà portare a casa la seconda grande classica della carriera, dopo la Gand-Wevelgem di domenica.

Tom Boonen non ha iniziato il suo 2013 in modo entusiasmante, tuttavia per Tornado Tom  c’è un’occasione particolare: quello di diventare il primo atleta della storia a vincere quattro edizioni del Fiandre, staccando così Achiel Buysse, il compianto Leone Fiorenzo Magni, Eric Leman e Johan Musseuw, ancorati assieme a lui a quota tre. Può anche essersi nascosto fino ad ora, non ci stupiremmo dunque di trovarlo con le braccia alzate al cielo a Oudenaarde.

Fabian Cancellara, ad Harelbeke, ha fatto vedere di “esserci”. Dovrà inventarsi qualcosa, dovrà fare un numero proprio da Locomotiva di Berna per staccarsi di ruota la concorrenza e bissare il trionfo del 2010, quando mulinava una potenza formidabile pur rimanendo seduto, rispondendo così agli attacchi di Boonen.

Philippe Gilbert avrà attorno fior di corridori come Thor Hushovd, Greg Van Avermaet, Daniel Oss, Manuel Quinziato: gente che fa dei muri e del pavé una ragione di vita, e che potrebbe eventualmente fare la corsa al posto suo se il campione del mondo non si dovesse sentire in grande forma. Non ha mai vinto al Fiandre, lui che è un vallone: c’è andato vicino parecchie volte, sarà là davanti anche quest’anno.

Ma il ciclismo, si sa, è bello perché sa riservare grandi sorprese. In altri articoli cercheremo di capire chi potrà insidiare questi quattro, straordinari atleti.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

 

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