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Golf: italiani anonimi nei primi due mesi

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Ci attendevamo qualcosa di più, è innegabile, ma ci siamo lasciati alle spalle solo febbraio, ergo la stagione è ancora lunga e ricca di occasioni allettanti. I nostri golfisti si sono dimostrati regolari, capaci di un buon gioco, ma nulla più. Due mesi quasi da “vorrei ma non posso”, a testimoniare come alcuni meccanismi vadano ancora oliati, prima di poter assistere a delle performance di livello ben maggiore.

Nessuna preoccupazione, quindi. I nostri uomini di punta, Manassero e Francesco Molinari, finora non hanno ottenuto risultati eclatanti, ma le statistiche dimostrano come entrambi comincino a tirare fuori le unghie nei prossimi mesi, con l’approdo dell’European Tour nel Vecchio Continente. Inoltre, giudicare le loro prestazioni negative sembra oltremodo esagerato; piuttosto potremmo definirle anonime, oltre che discontinue. Un discorso legato maggiormente a Manassero, in virtù dei soli tre tornei giocati da Chicco, proiettato maggiormente verso i tornei più prestigiosi. Il veneto non ha ancora messo a punto il chip della costanza di rendimento, finendo per toppare sempre almeno un round su quattro, risultato che lo portano a cercare difficili rimonte e, inevitabilmente, ad un piazzamento non completamente soddisfacente. Il 19enne non si è smentito nemmeno nell’ultimo weekend, all’Honda Classic; partito con un 73, Matteo si è rialzato con un 67 ed un 71, dovendo poi accontentarsi di un 72 nella quarta giornata e di un 29° posto complessivo. Risultati scialbi, frutto soprattutto di un gioco corto ancora da registrare, anche perché nel drive e negli approcci il ragazzino non ha nulla da invidiare ai big del circuito.
A riposo nell’ultimo fine settimana, la vera nota lieta della squadra italica è rappresentata da Lorenzo Gagli, autore di un riscatto importante finora dopo un 2012 in ombra. Una buona serie di ottime prestazioni da parte del fiorentino, che lo hanno portato anche nella Top Ten a Johannesburg.
Naviga ancora in cattive acque Edoardo Molinari, praticamente irriconoscibile. Impietose le statistiche: quattro tornei disputati, quattro eliminazioni al taglio. Mai un giro sotto i 70 colpi. Una flessione incredibile, dalla quale il torinese dovrà rialzarsi al più presto. Lo attendiamo presto ai livelli che gli competono, così come il fratello Francesco e la nostra gemma più preziosa, Matteo Manassero. Dopo un paio di mesi anonimi, chissà che entrambi non possano finalmente sbocciare con l’arrivo della primavera.

Gli azzurri saranno di nuovo in campo nel Cadillac Championship, secondo appuntamento del Wrold Golf Championship. Il torneo, in programma a Doral, in Florida, dal 7 al 10 marzo, vedrà di scena proprio Francesco Molinari e Matteo Manassero.

Foto: sportinglife.aol.co.uk

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

 

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