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Oltre Cinquecerchi

Golf: Tiger torna a ruggire. Ora McIlroy trema

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E’ implacabile Tiger. Fa gara a sé, durante tutti e quattro i round. Sempre in testa, sempre in controllo, mai nessuno che lo superi o che lo infastidisca. Domina Tiger, nel senso assoluto del termine, domina il WGC Cadillac Championship, spadroneggia sui green del TPC Blue Monster, al Doral Golf Resort, che gli consegnano la 76ma vittoria in carriera,  la 17ma in un evento World Golf Championship in 41 apparizioni. Numeri da campione, numeri da Tiger Woods.

La lotta per il titolo, in Florida, praticamente non c’è mai stata. I vari Stricker, Garcia, McDowell e Mickelson hanno potuto solo provarci, senza successo, concludendo alla fine con uno scarto da Woods che non rispecchia nemmeno i reali valori del campo. 269 il punteggio di Tiger, 271 quello di Stricker; solo due colpi, un divario infimo, che dice poco o nulla della straripante performance della Tigre. Un ruggito che ha lasciato di stucco gli avversari, oseremmo dire che li ha terrorizzati. Quegli sguardi cattivi dopo ogni colpo imbucato, quella determinazione in ogni gesto, poi, non gliela si vedeva da tanto tempo; un linguaggio del corpo non indifferente, che potrebbe aver influito psicologicamente sui tentativi di rimonta degli avversari. Solo nell’ultimo giro Tiger ha mollato un po’ la presa, godendosi di fatto il successo e quasi concedendo agli inseguitori di crederci e di avvicinarsi. Ma il Woods ammirato al Doral non poteva che vincere, con i suoi approcci fenomenali e i suoi putt geniali.

Per un Tiger nuovamente in decollo, c’è un McIlroy ancora fermo al check-in. Il nord-irlandese ha salvato un torneo opaco con uno splendido ultimo giro, che gli è valso l’8° posto, ma Rory, ora come ora, sembra essere parecchio distante dagli attuali livelli dello statunitense, sempre più vicino nel ranking mondiale. Il distacco è minimo: 11.47 i punti di McIlroy, 10.48 quelli di Woods e il prossimo mese, che culminerà con il Masters di Augusta (primo Slam stagionale) potrebbe essere decisivo per un cambio in vetta.

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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