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OXO: il segreto del tallone

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Un anticipo di buona Pasqua a tutti i lettori di OXO qui su OA …! Con le festività pasquali non ci sono grandi eventi da segnalare, quindi oggi vi parlerò di Biomeccanica comparata agli sport da combattimento. Ma cos’è la Biomeccanica ?

Osservando il corpo umano attentamente cogliamo la sua struttura, la sua tridimensionalità e la relazione con lo spazio in cui si muove. Le diverse parti di una struttura corporea sono l’oggetto dello studio della biomeccanica, la quale segue leggi fisiche e implica la comprensione delle forze esterne che agiscono sulla struttura corporea (formata dall’apparato scheletrico e neuro-muscolare), che a loro volta ci consentono di mantenere una posizione eretta, reagire ai fenomeni ambientali e partecipare alla vita in tutte le sue complesse manifestazioni. L’apparato locomotore costituisce una struttura particolarmente complessa dotata di sistemi capaci di recepire vari tipi di informazioni nervose che giungono dai vari settori del cervello o del midollo spinale. Quasi ogni parte del nostro corpo può eseguire dei movimenti grazie alle connessioni tra segmenti scheletrici (le articolazioni), da questi ne possono conseguire una limitata libertà di movimento, oppure movimenti completi di rotazione e scivolamento nelle tre dimensioni dello spazio; infatti la connessione fra i muscoli e i vari segmenti ossei si realizza con la formazione di sistemi di leve di vario grado. Le articolazioni collegano in alcuni casi due o più ossa consentendo estrema mobilità, come avviene ad esempio negli arti (braccia gambe); in altri casi una mobilità più limitata, come avviene per le ossa della colonna vertebrale.

La comparazione meccanica di cui voglio parlarvi oggi è quella che nella mia scuola viene definita: “il segreto del tallone”. E’ facile dedurre quanto sia complesso mantenere l’equilibrio del corpo umano  vivendo sotto la forza della gravità terrestre. Il nostro equilibrio ruota attorno ad un baricentro, il quale pressapoco si trova a livello del bacino e che è il punto dove viene a collocarsi la risultante di tutte le forze gravimetriche del nostro corpo (esso coincide anche con il centro di simmetria muscolo scheletrico).  Il movimento esasperato di apertura e chiusura del tallone (atto a spingere la propria forza sul corpo dell’avversario sia in appoggio, sia aereo, sia in extra rotazione) porta alla chiusura e apertura dell’anca. Questo gesto amplia l’equilibrio grazie a dei sistemi muscolari flessori ed estensori, deputati a flettere il nostro corpo in avanti e a riportarlo eretto per impedirne la caduta. Quello che ne deriva è un corpo in ordine in tutti i suoi vari segmenti, attraverso una forte stabilità del baricentro che permette all’atleta di eseguire una tecnica più efficace e meno sporca possibile.

Un augurio di buona Pasqua a tutti, dal Master Domenico Abbruzzo ….!

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