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Ilaria Bombelli in esclusiva: “Lo storico terzo posto della Olos”

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Inizia la settimana che ci proietta alla terza tappa della Serie A1 di ginnastica artistica. Dell’appuntamento di Bari (sabato 16 marzo, ore 16.00) parleremo diffusamente nei prossimi giorni.

Dopo aver sviscerato quasi tutte le tematiche emerse dalla seconda prova di quindici giorni fa a Padova, c’è ancora un ultimo aspetto che dobbiamo analizzare: il favoloso e storico terzo posto della Olos Gym 2000. E che modo migliore di farlo se non attraverso le parole della capitana Ilaria Bombelli, intervistata in esclusiva, che ci aiuta a ripercorrere la gara del Veneto, la storia della sua squadra, i momenti cruciali, le prospettive future, raccontandosi le ultime novità sulla sua salute e sulle sue amate compagne.

 

È da qualche mese che stai convivendo con un infortunio alla spalla. Come te lo sei procurata, di cosa si tratta nello specifico e come procede il recupero?

Ho avuto un risentimento alla spalla operata, causato da un eccessivo carico di lavoro svolto dopo le vacanze natalizie. È per questo, infatti, che un paio di settimane prima della gara di Ancona ho dovuto fermarmi ed allentare l’allenamento per evitare di peggiorare la situazione. Ora però sto meglio, ho ricominciato a lavorare e spero di rientrare nella gara di Bari”.

Due anni per volare dalla serie B alla A1, poi tre anni per conquistare il primo podio nella massima serie. Raccontaci lo strepitoso viaggio della Olos Gym 2000.

Era il 2008 quando io, Chiara Gandolfi e Giorgia Campana (in prestito dalla società Nuova Tor Sapienza) iniziammo questo difficile ed importante percorso: la scalata verso la massima serie.

Vice-campionesse in Serie B, otteniamo subito il pass per la serie A2, emozione fortissima che porteremo sempre nel cuore. In seguito il 2009 ci regala finalmente il massimo campionato: la tanto sognata e sospirata Serie A1!”.

Poi, però, è arrivata qualche “disavventura”, come le chiami tu.

Purtroppo. Nel 2010, dopo la prima tappa di Serie A1, Chiara subisce un grave infortunio che la tiene fuori dai campi di gara per diversi mesi. Io e Giorgia, supportate dai nostri allenatori, decidiamo comunque di portare a termine il campionato, con la consapevolezza che saremmo ugualmente retrocesse. Nel 2011 quindi, costrette a ripartire dall’A2, ritorniamo alla conquista della massima serie. Dopo la terza gara eravamo al comando della classifica generale, ma purtroppo Chiara si infortuna di nuovo. Anche se costrette a chiudere ancora una volta il campionato senza di lei, io e Giorgia riusciamo comunque a riconquistare l’A1.

Il 2012 è stato un anno difficile per tutte quante: io tornavo da sei mesi di stop per via dell’operazione alla spalla; Chiara e Giorgia, invece, hanno affrontato una stagione difficile ed intensa per via della selezione per le Olimpiadi. Per questo motivo, qualche errore di troppo nei vari appuntamenti ci ha sempre negato l’opportunità di salire sul podio.

Quest’anno invece, decisamente più mature ed unite del solito, siamo riuscite a partire con il piede giusto e, dopo il quarto posto di Ancona, è arrivato finalmente il tanto atteso podio in Serie A1”.

Che emozioni hai/avete provato in quei frangenti? E come avete festeggiato?

Felicità pura e tante lacrime di gioia soprattutto da parte mia e di Chiara. Per ora niente festeggiamenti: il campionato è ancora lungo ed ora la cosa fondamentale è riuscire a ripeterci a Bari. In quell’occasione sarà un po’ come giocare in casa perché tra gli spalti avremo un super tifoso: Carlo Molfetta. Lo conoscete sicuramente: è il Campione Olimpico di taekwondo, che ha iniziato a scrivere anche per Olimpiazzurra”.

Tu sei la capitana della squadra. Come ti comporti con questo ruolo e come hai cercato di ricoprirlo ad Ancona e Padova visto che non sei potuta scendere in pedana?

Essendo la più carismatica, ma soprattutto la più grande, ho il compito di gestire le ragazze sia dentro che fuori al campo di gara. Gli allenatori riferiscono a me il da farsi ed in seguito io a loro. In queste due tappe, anche se da bordo pedana, mi sono messa a disposizione delle mie compagne, aiutandole e supportandole sempre e comunque”.

Ci confermi quindi che a Bari dovresti rientrare? Su quali attrezzi ti potremo ammirare?

Non confermo nulla, perché mai dire mai. Per quanto riguarda gli attrezzi, invece, sono pronta su parallele, trave e corpo libero. Alla fine, però, sarà il mio allenatore a decidere se e dove schierarmi”.

Cos’è cambiato in quelle due settimane tra le due tappe? Dove avete corretto il tiro per riuscire a scalare una posizione?

L’unico “valore aggiunto” è stato l’avvitamento al volteggio di Chiara, che ad Ancona non aveva eseguito”.
Quando hai capito che potevate realmente salire sul podio?

Solamente a fine gara, perché dopo la terza rotazione, quando mancava solo il corpo libero, l’Artistica 81 era 2.50 punti sopra di noi”.

Come stai vedendo Giorgia Campana e Chiara Gandolfi?

L’esperienza olimpica (per Giorgia) e quella del doppio mondiale (per Chiara), le ha rese sicuramente più mature e consapevoli delle loro possibilità. La forma ottimale ancora non è stata ritrovata, ma già tra Ancora e Padova entrambe hanno fatto un grande passo avanti”.

Una bravissima Giorgia Morera, l’altra componente della squadra. Raccontaci qualcosina su di lei, sconosciuta un po’ al grande pubblico.

Giorgia Morera, classe 1998. La sua società d’origine è la Juppiter Sport, ma da due anni è tesserata per la Olos Gym. Seppur ancora molto giovane, si sta facendo valere in questo campionato, è una ginnasta determinata e con grande forza di volontà. Per questo che le auguro di riuscire a togliersi qualche piccola soddisfazione: se la merita”.

Oltre alla bravura delle ginnaste, di chi è il merito di questo successo e a chi va la prima dedica?
Il merito è dei nostri allenatori, coloro che ci sopportano e supportano tutti i giorni: Chiara Ferrazzi e Mauro di Rienzo. La dedica però va a Francesca Cavallo, la nostra allenatrice societaria, perché senza di lei tutto questo non sarebbe stato possibile”.

Come hai visto le altre ragazze durante le tappe di Ancona e Padova? Chi ti è sembrata la migliore e se hai notato qualcosa di particolarmente interessante.

Ho visto una buona forma fisica da parte di tutte. La migliore senza dubbio resta sempre Vanessa. Molto interessante, invece, è il nuovo esercizio alle parallele di Enus Mariani (cliccate qui per vederlo e per l’analisi ) http://www.olimpiazzurra.com/2013/02/enus-mariani-e-le-super-parallele-di-padova-da-6-1/”.

Da chi ti aspetti il grande salto di qualità in questa stagione?

Da tutte le ‘98 che il prossimo anno diventeranno senior, ma anche dalle neo-juniores classe 2000”.

La tua esperienza televisiva a dicembre su RaiUno.

A fine dicembre ho partecipato al programma televisivo “Superbrain – Le Supermenti”. Ho sostenuto una serie di provini ed alla fine sono stata scelta per partecipare a questo nuovo programma di Rai Uno, durante il quale da bendata sono passata attraverso un labirinto di raggi laser. È stata per me un’esperienza totalmente nuova, in cui mi sono divertita nell’affrontare la mia prova ma soprattutto emozionata nel vedere da vicino come funziona il mondo della tv”.

Mentre stiamo parlando, la tua grande amica Serena Licchetta ha pubblicato su Facebook uno stato in cui afferma che rimarrà fuori ancora per almeno un altro anno…

Personalmente lo sapevo già da un po’ di tempo: è l’amica più cara che ho dopo Chiara, quindi sapevo benissimo che prima o poi l’avrebbe dovuto comunicare. Grande dispiacere e grande rabbia: è una ginnasta con grande voglia e forza di volontà. Le auguro con tutto il cuore di tornare in futuro ai massimi livelli!”.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

(nella foto Ilaria a sinistra, Chiara al centro, Giorgia a destra)

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