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Italia-Brasile 2-2: azzurri pimpanti, Balotelli è il trascinatore

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Termina 2-2 l’amichevole di lusso tra Italia e Brasile disputata a Ginevra. Gli azzurri, sotto di due gol all’intervallo, agguantano il pareggio grazie a De Rossi e Balotelli nel primo quarto d’ora del secondo tempo e, col senno di poi, meriterebbero anche il successo. In vista dei prossimi impegni ufficiali e, soprattutto, della Confederations Cup di giugno, si tratta comunque di una prestazione più che positiva.

SUPER JULIO CESAR – L’Italia, schierata con un inedito 4-3-2-1, parte con la massima aggressività e sfiora la rete in più occasioni con Balotelli, Maggio e Giaccherini. Ottime, però, le risposte di Julio Cesar, ancora sui livelli dei migliori anni interisti. Le prime sensazioni sono comunque positive e anche la fase difensiva azzurra pare in un buon stato di forma.

DIECI MINUTI FATALI – Ma, si sa, nel calcio bisogna finalizzare. Altrimenti le partite girano, e addio sogni di gloria. Il Brasile cresce alla distanza e punisce al 33′ con Fred, favorito da un rimpallo e abile a freddare Buffon sul primo palo. I ragazzi di Cesare Prandelli reagiscono e ancora Supermario va vicino al gol con un tiro da fuori, ma al 42′ ecco il raddoppio verdeoro firmato da Oscar. Il trequartista del Chelsea, infatti, suggella al meglio con l’esterno un contropiede da manuale impostato da Neymar, imprendibile per il centrocampo italiano. Si va al riposo, dunque, sul doppio vantaggio rivale: ma i rimpianti ci sono eccome.

ECCO LA VERA ITALIA – Il ct ex viola cambia modulo e interpreti all’intervallo: fuori Pirlo e Osvaldo (impalpabile), dentro Cerci ed El Shaarawy per passare al 4-3-3. Ed ecco subito gli effetti sperati: il ritmo aumenta e prima De Rossi accorcia le distanze con una zampata in mischia, poi Balotelli sigla il pareggio con un gol da antologia dai 25 metri. La partita, adesso, prende un’altra piega e diventa ancora più piacevole, con continue ripartenze su entrambi i lati. Il numero 9 azzurro ha addirittura sui piedi la palla del 3-2, ma spara su Julio Cesar in uscita.

GIRANDOLA DI SOSTITUZIONI – Entra anche Poli per Giaccherini, il cronometro indica i tre quarti di match e l’Italia continua a divertire con un gioco spumeggiante sulle fasce e ragionato a centrocampo. Bonucci va vicino al gol di testa, ma la palla è alta. C’è spazio pure per Antonelli, che sostituisce un De Sciglio senza paura, e al 29′ ancora il solito centravanti rossonero vede una propria conclusione praticamente a colpo sicuro deviata in corner da un intervento in scivolata. Serie di cambi anche per Scolari: entrano Kakà, Diego Costa, Marcelo, Jean e Luiz Gustavo, mentre De Rossi è vittima di un leggero infortunio al quadricipite e deve cedere il posto a Diamanti.

PREVALE LA STANCHEZZA – Al 37′ standing-ovation per un super Mario Balotelli, rimpiazzato da Gilardino al quale è richiesta la stessa prestazione dei minuti conclusivi con l’Olanda. Ma alla fine prevale la stanchezza e, dopo tre minuti di recupero, l’arbitro decreta il termine delle ostilità. 2-2 dunque a Ginevra, l’Italia può recriminare con se stessa per il black-out di fine primo tempo e ripartire dall’ottima ripresa. Sugli scudi l’ex Manchester City Balotelli, autore di un gol spettacolare e di tante occasioni da rete: il futuro è roseo, il gioco c’è e l’obiettivo principale, adesso, diventa quello di sistemare una volta per tutte la fase difensiva.

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Getty Images

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