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Italrugby: qualcosa in più della solita “sconfitta onorevole”

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Sconfitta onorevole, un termine che i tifosi dell’Italrugby hanno sentito e ripetuto alla nausea negli ultimi 10 anni. Abbiamo collezionato talmente tante “sconfitte onorevoli” da correre il rischio di assuefazione. Ma ieri, a Twickenham, è successo qualcosa di diverso. E’ vero, i ragazzi sono usciti sconfitti, ma esiste un confine nello sport dove la sconfitta onorevole si trasforma in vittoria. Vittoria morale, ma non solo, vittoria nel proprio cuore, consapevolezza di potercela fare. Sì, è vero, questi discorsi li abbiamo sentiti troppe volte, ma questa volta è diverso.

In questa occasione gli Azzurri non partivano sfavoriti dal pronostico, partivano sotterrati! I soliti signori della stampa estera quasi nemmeno prendevano in considerazione il match di sabato, nei giornali inglesi si discuteva solamente di cosa avrebbe dovuto fare Lancaster per battere il Galles.

Invece l’Italia di Parisse, e mai come ieri “di Parisse”, quando meno te lo aspetti è riuscita a fare vacillare tutte le certezze inglesi: sono andati nel tempio della palla ovale sbarazzini come mai a fare la voce grossa. Ok, per l’ennesima volta l’obiettivo è stato solo sfiorato, ma la vittoria con la Francia ci ha insegnato a non aver paura di vincere. La sensazione questa volta non è più quella dell’occasione della vita sprecata, ma semplicemente di una partita che si poteva vincere e un giorno si vincerà. Bravo Brunel e bravi Azzurri!

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